I registri battesimali di Firenze
Li trovi a questo link, https://battesimi.duomo.firenze.it/
La nuova versione digitale dei registri battesimali di Firenze rappresenta un importante strumento per gli studiosi, i genealogisti e tutti coloro che sono interessati a scoprire le radici storiche e familiari dei fiorentini. Ora, grazie a questa risorsa accessibile sul sito web dell'Opera di Santa Maria del Fiore, è possibile esplorare e ricercare le informazioni contenute nei registri battesimali in modo comodo e intuitivo.
Ora è possibile consultare sul sito web dell'Opera di Santa Maria del Fiore la nuova versione digitale dei registri battesimali di Firenze. Questi registri, conservati nell'Archivio dell'Opera di Santa Maria del Fiore, rappresentano una fonte inestimabile di informazioni riguardanti le date di nascita, le relazioni di parentela e le zone di residenza di generazioni di fiorentini, coprendo un periodo che va dal 1450 all'inizio del XX secolo.
Questi registri sono di particolare interesse perché testimoniano la presenza di numerosi personaggi illustri tra i battezzati. Possiamo trovare nomi famosi come Amerigo Vespucci, il celebre esploratore (battezzato il 18 marzo 1454), Niccolò Machiavelli, il famoso scrittore e filosofo politico (4 maggio 1469), Lisa Gherardini, meglio conosciuta come Monna Lisa, immortalata da Leonardo Da Vinci (15 giugno 1479), Cosimo I de' Medici, il primo Granduca di Toscana (20 giugno 1519, battezzato otto giorni dopo la nascita), Antonio Meucci, l'inventore del telefono (14 aprile 1808), Bettino Ricasoli, politico e statista italiano (10 marzo 1809), Carlo Lorenzini, noto come Collodi, autore de "Le avventure di Pinocchio" (25 novembre 1826) e molti altri ancora.
Fino ai primi decenni del XX secolo, tutti i bambini nati a Firenze venivano battezzati nel Battistero di San Giovanni Battista. Tuttavia, è stato solo con il Concilio di Trento, in particolare con il Decretum de reformatione matrimonii dell'11 novembre 1563, che è diventato obbligatorio per tutte le chiese battesimali registrare i battezzati in appositi libri.
Firenze ha anticipato tale pratica di almeno sessant'anni, a partire dal 1429, anche se i primi registri battesimali conservati presso l'Opera del Duomo risalgono al 1450. Il Battistero di San Giovanni ha mantenuto il privilegio di essere la chiesa battesimale principale di Firenze fino al primo terzo del XX secolo. Nel 1917, il codice di diritto canonico promulgato da Papa Benedetto XV ha esteso la funzione di impartire il sacramento del battesimo a tutte le chiese parrocchiali. Tuttavia, ci è voluto del tempo affinché questa norma fosse implementata nell'arcidiocesi di Firenze. La transizione al nuovo regime è stata guidata dall'arcivescovo Elia Dalla Costa attraverso le norme stabilite dal Concilio plenario etrusco del 1933 e dal Sinodo diocesano del 1935. Da quel momento in poi, l'antico Battistero ha limitato la sua giurisdizione all'area parrocchiale della cattedrale di Santa Maria del Fiore e ha perso anche questa nel 1986, quando la cura d'anime è stata soppressa dal Capitolo metropolitano.
Nonostante ciò, i fiorentini continuano a considerare il Battistero di San Giovanni come il luogo simbolo della loro identità cristiana e civica, basata sul sacramento del battesimo. Ancora oggi, molte famiglie fiorentine richiedono dispense alle parrocchie di appartenenza per poter battezzare i loro figli presso il suggestivo Battistero.
È passato circa vent'anni dalla prima pubblicazione online di questa straordinaria serie di registri archivistici sul sito web dell'Opera di Santa Maria del Fiore. Oggi, questa risorsa è stata riproposta in una nuova versione, profondamente migliorata. Uno dei cambiamenti principali riguarda la sostituzione delle immagini con riproduzioni di qualità nettamente superiore, che permetteranno una lettura molto più agevole. La risorsa è stata anche arricchita con testi introduttivi che forniscono un quadro storico-archivistico e una guida pratica per la consultazione online.
La Cripta divenne il sepolcreto dei Medici nel 1791. Nel 1857-1858, Leopoldo II di Lorena vi trasferì definitivamente le spoglie dei Medici.
Le Ricordanze del calderaio fiorentino sono una preziosissima fonte storica.
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