Famiglia Bonaparte a Firenze

Famiglia Bonaparte
Charlotte Napoleone Bonaparte, figlia del fratello dell'imperatore è sepolta nella Basilica di Santa Croce
 

Senza bisogno nè volontà di tessere una genealogia della famiglia Bonaparte (originaria di Sarzana) troppo ben descritta da altri, ne darò soltanto alcuni cenni per trattare di una cartapecora del 1283, in cui il mercante Giovanni Bonaparte è rappresentato come creditore di un ser Rovinoso per denari prestatigli nel 1281 e 1282. Questo Giovanni figlio di Bonaparte di Firenze si trova nominato nel 1260 sedendo nel consiglio della Repubblica fiorentina (1), e nel 1280 come mallevadore nella pace stabilita tra i guelfi e i ghibellini per mediazione del cardinal Latino (2).
Da un atto del 1305 si rileva che sposò in seconde nozze Giovanna di Filippo Sacchetti fiorentino, e che morendo nel 1312 lasciò due figli, Giovannello e Lapo, de' quali il secondo solo ebbe prole. Egli fu ghibellino, e come tale fu costretto più volte a lasciare la patria e rifugiarsi in Sarzana.
Nella cartapecora che forma la base di quest'articolo si legge che Giovanni di Bonaparte del popolo di S. Lucia de' Magnoli, il 23 giugno 1283, fu pagato dalla compagnia de' Peruzzi dei denari che gli doveva ser Rovinoso d' Uguccione Burnetti Ysacchi: questi denari erano il prezzo d'una casa con terreni situati in luogo detto il Parlagio, e nel popolo di S. Iacopo tra i Fossi, in quello di S. Simone e di S. Apollinare, immobili tutti appartenenti al debitore ser Rovinoso e comprati dalla compagnia de' Peruzzi. Oltre il citato Bonaparte furono rimborsati dai compratori suddetti un tal della Citerna Farinata degli Uberti, Ugolino Rossi, Michi Manetti ed altri, conservandosi il documento in ottima condizione fino al dì d'oggi nell'archivio particolare della famiglia Peruzzi di Borgo de' Greci.

Di questo Giovanni Bonaparte esiste in Firenze un ritratto, che trovato anni addietro in un palazzo del quartiere S. Spirito, fu comprato dalla famiglia Garelli: viene giudicato del Franciabigio compagno di Andrea del Sarto, e, come dicono i periti, ci si riconosce con la trasparenza delle tinte l'abitudine del Franciabigio nell'imitare il pennello del Del Sarto. Forse questo quadro fu fatto espressamente per la famiglia dei Bonaparte, la quale nel secolo xv esisteva tuttavia in Firenze: è noto infatti che nel chiostro accanto alla chiesa di S. Spirito vi è un monumento sepolcrale con l' iscrizione «Benedetto di Pietro di Giovanni Bonaparte e suoi discendenti». Esiste pure un simile monumento in S. Maria Novella, in cui nel 1383 fu sepolto un Lapo Bonaparte forse fratello di quel Giovannello, figli e superstiti ambedue nel 1312 del nostro Giovanni. Si può osservare infine nella pubblica Galleria degli Uffizi di Firenze, e precisamente nel corridojo che corrisponde sopra il Ponte Vecchio, il ritratto di una Isabella Bonaparte con un costume del 1500, dipinto su tela a spine col suo nome scritto in cima del quadro e anche dietro la tela.

(1) P. Idelfonso , Delizie degli Eruditi , Tom. IX , pag. 30.
(2) Idem, pag. 80.

S.L. Peruzzi, Storia del commercio e dei banchieri di Firenze in tutto il mondo conosciuto dal 1200 al 1345, Firenze, Coi tipi di M. Cellini e C., 1868

 

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