Il Fonte Battesimale in San Giovanni
Lo sfregio del Buontalenti
Nel 1576, l'architetto Bernardo Buontalenti, noto come "delle Girandole" per i suoi spettacoli pirotecnici, fece demolire completamente il magnifico fonte battesimale del Battistero e il bellissimo coro che si trovava nell'abside, nonostante Firenze fosse all'apice della prosperità. Un'iscrizione latina circondava l'edificio con un palindromo significativo: "en giro torte sol ciclos et rotor igne" (io, sole, mosso dal fuoco, faccio alternare i cieli e giro anch'io), intorno allo splendido zodiaco marmoreo di Strozzo Strozzi del 1048.
Questo atto fu motivato dalla costruzione di un fonte più scenografico, ideato per il sontuoso battesimo del figlio maschio del duca, una dimostrazione temporanea per impressionare nobili, dignitari di corte, ecclesiastici, banchieri e altri.
Mario Tinti, nel suo opuscolo "Il fonte battesimale di Dante" del 1920, lamenta che l'indifferenza per questa reliquia antica non fu condivisa da tutta la città, e i preziosi marmi furono abbandonati senza rispetto, tranne per coloro che ne raccolsero qualche frammento come oggetti sacri. Nel 1912-1915, durante scavi nel Battistero, furono scoperti frammenti e condotti per l'acqua.
Nel 1921, durante i lavori di restauro sul tetto di San Giovanni, furono ritrovati frammenti della vecchia balaustra. Tuttavia, l'idea di ricomporre il fonte, affidandola all'architetto Giuseppe Castellucci, fu stroncata dalle critiche.
Nonostante le trasformazioni nel XVI-XVII secolo, la Chiesa rimane un affascinante tesoro storico e artistico.
Un tempo anche nei luoghi non facilmente raggiungibili si potevano trovare opere di grandi artisti.
La prima pietra venne posta uno dei rari esempi di architettura Moresca in Italia, nel 30 giugno 1874.
Una delle più belle pievi romaniche, documentata prima del Mille, dalla facciata particolare e snella.