Un Giallo Rinascimentale

Luisa Strozzi: Il Mistero della Sua Morte.
Nel Palazzo Municipale di Pontassieve, la Sala delle Eroine ospita un ciclo di affreschi di Ferdinando Folchi, dedicati alle gesta eroiche di donne vissute nel '500. Uno di questi affreschi ritrae Luisa Strozzi, che resiste alle avances del duca Alessandro de' Medici (1), il quale, secondo la leggenda, avrebbe fatto avvelenare Luisa per vendetta. Questa storia, tramandata dalla voce popolare e da vari storici, è avvolta nel mistero.
Benedetto Varchi, un cronista dell'epoca, racconta che nell'inverno del 1533, Alessandro de' Medici, entusiasta per il titolo di duca, festeggiava con balli e conviti, cercando di sedurre le donne più belle di Firenze. Tra queste, rivolse le sue attenzioni a Luisa Strozzi, nota per la sua bellezza e onestà.

Tramite l'amico Giuliano Salviati (2), Alessandro organizzò una festa in maschera presso Guglielmo Martelli e Marietta Nasi, recentemente sposati. Luisa fu invitata, e Alessandro vi si recò travestito da suora. Secondo alcuni storici, fu teso un tranello a Luisa, ma avvertita da un cugino, lasciò la festa suscitando l'ira di Giuliano Salviati, che la insultò pesantemente.
Secondo Varchi, non fu Alessandro ma Salviati a corteggiare insistentemente Luisa, offendendola durante la festa. Alcuni mesi dopo, Salviati fu aggredito e pugnalato in Piazza delle Pallottole da uomini mascherati, sospettati di essere mandati dagli Strozzi. Tuttavia, la mancanza di prove portò al rilascio degli accusati.
Nel dicembre 1534, un nuovo evento sconvolse Firenze: Luisa Strozzi morì avvelenata. Durante un pranzo dalla sorella Maria, accusò dolori fortissimi e spirò. Si scoprì che era stata avvelenata con un potente veleno corrosivo, ma non si seppe come né da chi fosse stato somministrato.
Varchi riferisce che la voce popolare accusava la moglie di Giuliano Salviati, ma riteneva infondata questa ipotesi, poiché i Salviati erano più intenti ai loro piaceri. Altri suggerirono che fossero stati i fratelli di Luisa, temendo che Alessandro la disonorasse, ma anche questa teoria appariva assurda data la reputazione e la capacità di badare a sé stessa di Luisa.
Ademollo racconta un evento simile accaduto ad Alessandrina Acciaioli, amante del duca Alessandro, che morì avvelenata, rafforzando la leggenda nera del duca. Tuttavia, Catherine Fletcher, autrice de "Il principe maledetto di Firenze," ridimensiona la fama sinistra di Alessandro, suggerendo che il coinvolgimento del duca nella morte di Luisa fu probabilmente un'invenzione dei cronisti repubblicani.
La morte di Luisa Strozzi rimane un cold case rinascimentale, intriso di mistero e leggende. Sebbene molti abbiano accusato Alessandro de' Medici, le prove concrete mancano, lasciando aperte diverse interpretazioni. La storia di Luisa continua a intrigare storici e curiosi, rappresentando un enigma irrisolto della Firenze rinascimentale.


(1) Alessandro de' Medici, detto "Il Moro" (1510-1537), fu il primo duca di Firenze dal 1532 fino alla sua morte. Membro della potente famiglia Medici, il suo governo fu caratterizzato da intrighi e scandali. La sua reputazione è spesso dipinta in maniera negativa, ed è sospettato di essere coinvolto in numerosi complotti, tra cui il presunto avvelenamento di Luisa Strozzi.
(2) Giuliano Salviati era un nobile fiorentino e amico di Alessandro de' Medici. Coinvolto nei festeggiamenti e nelle dinamiche della corte, è noto per aver corteggiato insistentemente Luisa Strozzi. Le tensioni con la famiglia Strozzi culminarono nel suo agguato e ferimento da parte di uomini mascherati nel 1534.
(3) Benedetto Varchi (1503-1565) fu uno storico e scrittore italiano, autore di "Storia fiorentina", un'opera che documenta gli eventi e le personalità di Firenze nel XVI secolo. Varchi è una delle principali fonti storiche per gli eventi legati alla vita e alla morte di Luisa Strozzi.
(4) Catherine Fletcher è una storica e autrice contemporanea specializzata nella storia del Rinascimento italiano. Il suo libro "Il principe maledetto di Firenze" esamina la vita di Alessandro de' Medici, cercando di rivedere la sua reputazione e ridimensionare le accuse mosse contro di lui, compresa quella relativa alla morte di Luisa Strozzi.

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