Domenico di Jacopo di Pace o Beccafumi

Domenico di Jacopo di Pace, noto come Beccafumi o, più anticamente, Mecherino, è stato un pittore e scultore italiano. Nato a Monteaperti nel 1486, è morto a Siena il 18 maggio 15511. È considerato uno dei fondatori più importanti e riconoscibili del cosiddetto manierismo, uno stile artistico emerso nel tardo periodo rinascimentale. Accanto a Sodoma, è stato anche l’ultimo artista di grande influenza della scuola senese.
La formazione artistica di Beccafumi si è svolta all’interno della cultura fiorentina, molto più vitale nel primo decennio del XVI secolo rispetto a quella di Siena2. Il suo stile è chiaramente definito nelle sue prime opere, che rivelano l’influenza della pittura fiorentina contemporanea: Fra’ Bartolomeo, Mariotto Albertinelli, Piero di Cosimo e persino lo spagnolo Alonso Berruguete.
Secondo il racconto di Giorgio Vasari, Beccafumi soggiornò a Roma tra il 1510 e il 1512 per studiare gli affreschi di Michelangelo e Raffaello e per studiare le antichità. Questo periodo fu senza dubbio di massima importanza per la formazione dello stile manierista di Beccafumi.

In questo autoritratto, Domenico Beccafumi ritrae se stesso con grande maestria. L'opera mostra un ritratto con uno sguardo attento e un'espressione intensa. Beccafumi è noto per il suo stile distintivo e la capacità di catturare i dettagli con grande precisione.

Autoritratto, 1525 - 1530, Firenze, Uffizi
Trittico della Trinità, 1513, Siena, Pinacoteca Nazionale
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In tranquille notti fiorentine, l'artista trae ispirazione e pace. Firenze, con la sua bellezza e storia, gli infonde forza.

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L'aspetto innovativo delle sue proposte consisteva nella rielaborazione moderna dell'antico.

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Si distinse anche come un grande promotore dello sviluppo economico e mecenate di artisti.

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La sua carriera ebbe alti e bassi, ma lasciò un segno duraturo nella storia della letteraria italiana. Ebbe l'ammirazione di Madame de Staël.