Francesca Caccini

Anonimo, ritratto su medaglione di Francesca Caccini, Conservatorio di Firenze, 1617 circa.

Anonimo, ritratto di Francesca Caccini, Conservatorio di Firenze, 1617 circa.Francesca Caccini, conosciuta anche come "la Cecchina" (Firenze, 18 settembre 1587 – Lucca o Firenze, dopo giugno 1641), è stata una figura di spicco nella scena musicale del primo Barocco italiano. Compositrice, clavicembalista e soprano, Francesca fu la prima donna a comporre un'opera e una delle più prolifiche compositrici del suo tempo. Francesca compose musica barocca, caratterizzata da uno stile innovativo e sperimentale per l'epoca. La sua produzione includeva opere vocali, come madrigali e arie, musica sacra, e opere teatrali, combinando poesia e musica per esprimere emozioni profonde. Il suo lavoro si distingue per l'uso del "favellare in armonia," uno stile che unisce recitativo e melodia, tipico dell'inizio del Seicento.
Figlia di Giulio Caccini (1), un noto compositore e innovatore musicale, Francesca crebbe in un ambiente artistico stimolante, immersa nella cultura musicale della sua epoca. Insieme a sua sorella Settimia (2) e alla matrigna Margherita Benevoli della Scala (3), formò un ensemble familiare noto come "il concerto delle donne di Giulio", che si esibì in numerosi eventi prestigiosi, sia alla corte dei Medici che in altre sedi, tra cui la corte di Enrico IV di Francia.
Francesca si guadagnò una reputazione non solo per il suo talento musicale, ma anche per la sua bellezza, che le valse il soprannome affettuoso di "Cecchina". La sua abilità compositiva le permise di emergere in un'epoca dominata da uomini, contribuendo significativamente all'evoluzione della musica barocca. Tra le sue opere più conosciute si annoverano Il primo libro delle musiche a una e due voci (1618) e La liberazione di Ruggiero dall'isola d'Alcina (1625), un'opera-balletto basata su un episodio dell'Orlando Furioso di Ludovico Ariosto (4), eseguita nella Villa di Poggio Imperiale a Firenze.
Dopo la morte del marito, il compositore G.B. Signorini-Malaspina, Francesca si ritirò gradualmente dalla scena pubblica, dedicandosi a una vita più privata. Sebbene il suo lavoro abbia riscosso apprezzamenti significativi, il suo contributo alla musica è stato successivamente oggetto di dibattito. Nel XIX secolo, ad esempio, il musicologo August Wilhelm Ambros la lodò come un "genio", mentre all'inizio del XX secolo, il giudizio di Hugo Goldschmidt fu più critico.
Nonostante le controversie, l'eredità di Francesca Caccini rimane un'importante testimonianza del talento e della determinazione di una donna che seppe farsi strada in un mondo dominato dagli uomini, lasciando un'impronta indelebile nella storia della musica.

1) Giulio Caccini (1551-1618) fu una figura chiave nello sviluppo della monodia e del recitativo, stili che furono fondamentali per la nascita dell'opera. È noto soprattutto per la sua raccolta Le nuove musiche (1602), che include alcune delle prime arie e madrigali con accompagnamento strumentale.
2) Settimia Caccini (1591-1660) fu una cantante e compositrice italiana. Come sua sorella, si esibì alla corte dei Medici e fu una delle protagoniste del "concerto delle donne di Giulio", contribuendo allo sviluppo della musica vocale del periodo barocco.
3) Margherita Benevoli della Scala fu una cantante italiana che fece parte dell'ensemble familiare. Partecipò attivamente alle esibizioni del gruppo e contribuì alla diffusione della musica vocale nella Firenze del Seicento.
4) Ludovico Ariosto (1474-1533) è celebre per il suo poema epico Orlando furioso. La sua opera è considerata uno dei capolavori della letteratura rinascimentale italiana, influenzando profondamente la cultura europea dell'epoca.

Bibliografia
- Francesca Caccini, Il primo libro delle musiche a una e due voci, [s.n.], Firenze, 1618.
- Francesca Caccini, La liberazione di Ruggiero dall'isola d'Alcina, [s.n.], Firenze, 1625.
- Suzanne G. Cusick, Francesca Caccini at the Medici Court: Music and the Circulation of Power, University of Chicago Press, Chicago, 2009.
- Wendy Heller, Emblems of Eloquence: Opera and Women's Voices in Seventeenth-Century Venice, University of California Press, Berkeley, 2003.
- Craig Monson, Divas in the Convent: Nuns, Music, and Defiance in Seventeenth-Century Italy, University of Chicago Press, Chicago, 2012.

Immagine di copertina. Suonatore di liuto Orazio Gentileschi (1612-26), National Gallery of Art, Washington D.C.

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