Garzia de' Medici

Una Vita Breve e Misteriosa.

Agnolo Bronzino, Ritratto di Garzia de' Medici, 1550 circa

Garzia de' Medici nacque a Firenze il 5 luglio 1547 e morì a Pisa il 6 dicembre 1562. Era l'ottavo discendente del granduca di Toscana, Cosimo I de' Medici, e il settimo figlio di sua moglie, Eleonora di Toledo. Il suo nome spagnolo, García, fu italianizzato in Garzia in omaggio al fratello di Eleonora, García Álvarez de Toledo y Osorio.
La nascita di Garzia lo rese prestigioso, ottenendo la nomina a comandante onorario delle galee pontificie a soli tredici anni nel 1560, seguita dalla nomina a comandante supremo delle galee toscane nel 1561. Questo evidenzia l'aspettativa dei genitori di una futura carriera militare navale per il giovane.




Nel 1562, Garzia si unì al padre, insieme alla madre e ai fratelli Giovanni e Ferdinando, per dirigere verso la Spagna dove il primogenito Francesco già risiedeva. Durante il viaggio, Eleonora e i ragazzi contrassero febbri malariche, causandone la morte in poche settimane. Questo evento portò grande dolore al granduca, che perse due figli e la moglie.
Le tragiche perdite innescarono sospetti di intrighi familiari, alimentati da voci di presunti omicidi tra i membri della famiglia, giungendo persino al Concilio di Trento. Si insinuava che Garzia avesse ucciso Giovanni, solo per essere successivamente ucciso da Cosimo. Secondo le voci, la duchessa Eleonora sarebbe morta per crepacuore. Queste speculazioni sono state successivamente riprese nel dramma "Don Garzia" di Vittorio Alfieri (1).
Tuttavia, le analisi paleopatologiche sui resti di Garzia, Giovanni e la madre hanno confermato la causa della loro morte come malaria, supportata anche da documenti dell'Archivio mediceo del Principato, inclusa una lettera di Cosimo I a Francesco datata 18 dicembre 1562.
Di Garzia sopravvive un notevole ritratto eseguito da Agnolo Bronzino quando aveva circa due-tre anni. 


Il suo nome e la sua storia restano parte integrante della ricca storia della famiglia Medici.

(1) Vittorio Alfieri (Asti, 16 gennaio 1749 - Firenze, 8 ottobre 1803) è stato un drammaturgo, poeta e scrittore italiano.

Altri articoli
La vita di Donatello
La vita di Donatello

Donatello aveva la particolare capacità di infondere umanità e introspezione psicologica alle opere.

Il Lachera, improvvisatore
Il Lachera, improvvisatore

"La venga sposa, la prenda questo coso caldo in bocca; se la non si spiccia non gliene tocca!"

Giovanni Rosadi
Giovanni Rosadi

Precursore dell'ambientalismo, insiame a Benedetto Croce ha contribuito alla prima legge sulla protezione del paesaggio ambientale.

Giulio Ginanni
Giulio Ginanni

Un precursore del teatro e del cabaret contemporaneo.