Ritratti di Justus Sustermans Villa de' Medici a Poggio a Caiano
Justus Sustermans conosciuto anche col nome di Giusto e con la variante Suttermans (Anversa, 28 settembre 1597 – Firenze, 23 aprile 1681), è stato un pittore fiammingo di stile barocco.
Una magnifica collezione di ritratti del Sustermanns contiene anche la villa di Poggio. Sotto Cosimo II, sotto Ferdinando II, sotto Cosimo III, che compose la Galleria dei quadri a Pitti, Giusto Sustermanns fino al 1653 all' età di ottantadue anni, rimase in Firenze e dipinse una quantità enorme di ritratti fra i quali più volte quelli dei Principi di Casa Medici:
Mediceus vultus pinxit manus inclyta Justi
com'era scritto sotto i ritratti inviati in dono a Ferdinando Cospi, senatore Bolognese. Nobili nell'insieme, pur conservando nei fondi e nelle vesti e nei particolari molta austerità, dipinti con tocco insieme ardito e sapiente, mirabili per rassomiglianza, essi possono non indegnamente stare a lato di quelli dei più grandi ritrattisti, compreso il Van Dyck.
A Poggio a Caiano ve ne hanno diciassette, di qualcuno dei quali non è tuttavia possibile designare con precisione il personaggio rappresentato. Di ritratti di Principesse vi è Vittoria della Rovere, seduta, con in mano una rosa, imponente di aspetto; Claudia dei Medici, contessa del Tirolo, in piedi, abbigliata di uno splendido costume del principio del 600 e con un cagnolino accanto; Cristina di Lorena in costume di abbadessa, diritta presso un crocifisso; Maria Maddalena d'Austria seduta presso una tavola, con un cagnolino ai piedi; Margherita di Cosimo II figlia del Duca di Parma, che ha spiccatissimo il tipo di famiglia Medici, ovale del viso piuttosto pieno, il naso un po' grosso alla base, la bocca sensuale; Isabella d'Austria sposata a Carlo II Gonzaga, a due terzi di figura, con magnifica veste sopraccarica di ricami e di gemme ed a lato un pappagallo.
Di uomini vi è un bellissimo Francesco de' Medici, figlio di Cosimo II, in piedi, su un fondo di cielo, vestito di armatura e il cappello piumato e con una figura di moro chino presso di lui; un Ferdinando II, seduto sul trono, in una specie di costume da imperatore romano, con lo scettro nel pugno; un altro Ferdinando II giovane, armato, in atto di misurare con il compasso la pianta di una fortezza; un Cosimo III, da Principe, con la corazza e lo scettro; un Mathias de' Medici figlio di Cosimo II anch'egli armato e piumato; un altro Mathias giovane in veste ricamata; un Cardinale Carlo de' Medici; un Leopoldo Conte del Tirolo ; e due ritratti incerti, uno di un giovane in costume di abatino, forse un Gian Carlo, che fu poi Cardinale, ed un altro probabilmente del Cardinale Leopoldo, anch'egli giovanetto; infine un ritratto dì Cardinale che si crede un Cardinale Pamphily.
Michele De Benedetti, Palazzi e ville reali d'Italia, Firenze, Alinari, 1911
Dal 3 Novembre scorso, per quindici anni, sarà possibile ammirare agli Uffizi il trittico con la Madonna col Bambino, angeli e i Santi Giovanni e Benedetto...
Le due lunette di Filippo Lippi fanno coppia e sono conservate nello stesso museo londinese, e furono commissionata come testata di un letto o sopraporta per...
San Sebastiano: Antonio Pollaiuolo lanciava il grido disperato del martirio crudele, Sandro Botticelli, più semplice e più puro, innalza a Dio la preghiera...