Putto col Delfino
La fusione di bellezza e movimento
La scultura "Putto col delfino" (conosciuta anche come "Spiritello con pesce") è un'opera realizzata da Andrea del Verrocchio, uno scultore e pittore italiano del Rinascimento, nel XV secolo. Questa scultura rappresenta un putto, un bambino alato, che tiene un delfino tra le mani e potrebbe essere un richiamo alla simbologia associata a questa creatura marina, come intelligenza, agilità o simbolismo religioso. Il delfino sembra dimenarsi e avvolgersi intorno al busto del putto, creando un senso di interazione e connessione tra i due.
Il putto è raffigurato completamente nudo, evidenziando la sua figura angelica e giovanile. Si trova in una posizione di equilibrio sulla sua gamba sinistra, mentre la gamba destra è leggermente piegata. Il corpo del putto assume una lieve torsione verso sinistra, creando un movimento visivo che coinvolge l'osservatore.
Il volto del putto è quello di un bambino, con lineamenti dolci e un'espressione molto felice. Un ciuffo di capelli ondulati si erge al centro della sua fronte, conferendo un tocco di vivacità e movimento.
Andrea del Verrocchio cattura l'armonia tra il mondo umano e quello naturale, con il putto che rappresenta l'innocenza e la gioia, mentre il delfino simboleggia la vita acquatica, ed esprime un senso di bellezza, equilibrio e serenità, caratteristici dell'estetica rinascimentale.
a Palazzo Vecchio a Firenze
Andrea Pisano mostra un tenero gesto tra madre e figlio, esprimendo l'umanità della divinità.
Giambologna, Venere inginocchiata, 1560 ca., questo bozzetto in terracotta è al Museo Horne. È uno studio per un bronzetto situato al Bargello.
La statua e il basamento del barbaro prigioniero al Giardino di Boboli.
Raffigura Galatea su un ippocampo e proviene da una bottega romana.