Il Banco dei Medici

Nel Trecento, dopo vari fallimenti finanziari, le aziende bancarie iniziarono a cambiare il loro modo di operare. Questo cambiamento coinvolse l'organizzazione delle aziende, che iniziarono a frammentarsi in diverse società con indipendenza decisionale, in modo che il fallimento di una di esse non avrebbe coinvolto le altre.

Il Banco dei Medici, fondato nel 1397 da Giovanni Bicci de' Medici e alcuni membri della famiglia Bardi, fu un esempio importante di questa nuova struttura organizzativa. Era simile a un moderno "gruppo di società," con diverse società sotto il controllo della famiglia Medici. Durante il periodo di massimo splendore sotto la guida di Cosimo il Vecchio (1389-1464), il "gruppo" includeva il banco principale a Firenze, filiali in Italia e all'estero e tre botteghe specializzate nella produzione di tessuti di lana e seta nella città.
Il Banco dei Medici faceva affidamento principalmente sui depositi come fonte di fondi per le operazioni di credito. Questi depositi erano noti come "depositi a discrezione," il cui compenso per il banchiere dipendeva dai profitti realizzati. Questa pratica consentiva di evitare il divieto canonico del prestito ad interesse.
Anche il Papa e molti cardinali avevano depositi di questo tipo presso il Banco dei Medici.
Il banco iniziò a espandersi grazie ai suoi legami con il Papato e divenne il banchiere di molti altri governi e monarchi europei. Tuttavia, affrontò sfide a causa di errori gestionali e problemi politici, come la congiura dei Pazzi nel 1478 contro i Medici.
Nonostante le difficoltà, il Banco dei Medici operò per quasi un secolo, un risultato notevole in un'epoca in cui molte aziende bancarie avevano una vita molto più breve.
Un altro sviluppo importante nel campo finanziario fu l'introduzione del metodo della partita doppia, un sistema contabile che si diffuse dall'Italia ad altri paesi europei. Questo sistema fu ampiamente influenzato dal lavoro di Luca Paciolo, un religioso, matematico ed economista del Quattrocento. Nel 1494, Paciolo (riconosciuto come il fondatore della ragioneria), pubblicò il libro Summa de arithmetica, geometria, proportioni et proportionalità, che descriveva il metodo contabile della partita doppia, ancora utilizzato nella contabilità aziendale moderna.

 

Ritratto di Luca Pacioli (1495), attribuito a Jacopo de' Barbari, museo nazionale di Capodimonte
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