Breve storia di questi modesti “venditori di fumo”.
Vivere, considerando la difficile situazione economica che molti abitanti di Firenze dovevano affrontare nei primi anni del Novecento, richiedeva una notevole dose di inventiva per sopravvivere. Il luogo prediletto da questi cittadini era il mercato, e tra tutti, il più rinomato era il Mercato Centrale oppure in piazza San Lorenzo.
La modalità di vendita dei "pianeti" funzionava in questo modo: ad ogni fiera, il venditore apriva con cura la sua piccola gabbia. Da essa emergeva un vivace pappagallino, pronto a prendere tra il suo piccolo becco ricurvo uno dei numerosi foglietti dai colori sgargianti. Questi foglietti promettevano consigli, previsioni felici e, chi lo sa, anche un tocco di fortuna. Erano i "pianeti della fortuna", offerti dai cantastorie e venditori ambulanti nei mercati in cambio di un modesto contributo. Questi fogli, di dimensioni circa 9x12 centimetri, contenevano predizioni, numeri da giocare al lotto e una piccola illustrazione. Ciò che li rendeva unici era la loro disponibilità per ogni categoria di acquirente: dall'uomo alla donna, dal bambino alla bambina, dal vedovo all'ammogliato e così via, coprendo tutte le diverse età e condizioni di vita.
Si racconta che il primo ad introdurre la stampa dei "pianeti" fu Giuseppe Pennaroli, un tipografo originario di Fiorenzuola d'Arda. Questi fogli venivano prodotti anche da altre storiche tipografie italiane, come la Marchi e Pelacani di Fiorenzuola e la Campi di Foligno, l'editrice dell'almanacco Barbanera. Quest'ultima ampliò la distribuzione dei "pianeti della fortuna" in tutta Italia. Successivamente, a Foligno, dove questi fogli erano stampati, la tipografia Campi si prese carico di diffonderli nel resto d'Italia.
Giuseppe Pennaroli, noto per la sua specializzazione nell'editoria popolare, fu uno dei pionieri nella pubblicazione dei "fattacci", fogli volanti che riportavano terribili casi di cronaca nera. Si distinse anche per le storie sulle guerre coloniali. Tuttavia, è principalmente ricordato per la sua imprenditoria di successo legata ai "pianeti della fortuna".
La vite domestica deriva dalla vite selvatica. Il vino medievale, rilanciato dai monaci, fu prodotto soprattutto in Toscana.
Agente di polizia nei tempi passati; oggi quasi sempre con valore spregiativo.
L'Ufficio degli Otto di Guardia e Balia, composto da otto ufficiali, garantiva ordine e giustizia a Firenze.
Nel 1659, vicino all'opera descritta, nacque un ospizio caritatevole; oggi, il tabernacolo di Gherardini è in rovina.