Il Capitolo del Duomo di Firenze ha sede presso l’ex chiesa di S. Pietro in Ciel d’Oro (o S. Pier Celoro), situata in Piazza del Capitolo a Firenze1. Questa chiesa è stata citata per la prima volta in un diploma imperiale del 962. Con la costruzione della nuova cattedrale, la chiesa si trovò circondata dalle abitazioni dei canonici, in una sorta di isola delimitata da un muro di cinta.
Nel 1448, l’idea di trasformare la chiesa in una biblioteca pubblica di proprietà dell’Opera del Duomo fu realizzata e la “Casa della sapienza”, come allora venne definita, aprì al pubblico. Tuttavia, nel 1778, la biblioteca fu definitivamente soppressa dal Granduca Pietro Leopoldo.
Oggi, il Capitolo Metropolitano Fiorentino è sede dell’archivio storico e della biblioteca della medesima istituzione. L’archivio, che si compone di circa 5000 unità, è articolato in due sezioni principali: il fondo diplomatico e l’archivio cartaceo, con una copertura cronologica che si estende dal IX al XX secolo. La biblioteca, specializzata in opere di argomento religioso e storico-artistico toscano, si compone di circa 10000 volumi, che comprendono cinquecentine e manoscritti.
Nel II secolo d.C., la domus sotto il Battistero di Firenze fu trasformata in un edificio termale, con pavimenti marmorei e mosaici.
Il Monte di Pietà o del Presto si trovava a Firenze, nella parte di un antico convento situato in piazza San Paolino.
La pietra serena era concentrata nelle colline meridionali (in primis la collina di Boboli), tra l'Arno e l'Ema, ed oltr'Arno.
Le merlature guelfe, associate al papato, hanno sommità squadrata, mentre quelle ghibelline hanno sommità "a coda di rondine".