Un legame storico tra governo e cerimonie cittadine
L'Arengario, chiamato anche Aringhiera o "Ringhira", è il piano rialzato che si trova di fronte a Palazzo Vecchio a Firenze. Il nome "Ringhira" deriva da "Das Ring", che era il cerchio dei governatori longobardi che si riuniva in quel luogo. In passato, l'Arengario era recintato da una "arringa", che è un termine che indica un recinto o una barriera. Durante i restauri ottocenteschi, l'arringa fu eliminata e costruirono una scalinata che permetteva l'accesso al piano dell'Arengario, adesso è recintato da vasi di piante verdi.
L'Arengario era un luogo da cui i Priori, i governanti di Firenze, potevano assistere alle cerimonie cittadine che si svolgevano nella piazza. Nel corso del Quattrocento, l'Arengario venne abbellito con sculture realizzate da rinomati maestri, molte delle quali sono ancora presenti oggi in originale o in copia. Tra le sculture presenti sull'Arengario vi sono il celebre copia di "Davide" di Michelangelo, la copia de "La Giuditta", "Filemone e Bauci", "Ercole e Caco" e la copia del "Marzocco".
Tutte queste sculture rappresentano importanti elementi artistici e storici nella piazza della Signoria, testimoniano anche l'importanza politica e culturale di Firenze nel corso dei secoli.
Una villa storica diventa campus universitario nel '94. Ha radici storiche fin dal XIV secolo, passa da banchieri, nobili e politici.
Villa Giramonte, gioiello fiorentino su un'altura, ospitò Maria Bonaparte e conserva un fascino storico con vista mozzafiato su Firenze.
Le merlature guelfe, associate al papato, hanno sommità squadrata, mentre quelle ghibelline hanno sommità "a coda di rondine".
Il Monte di Pietà o del Presto si trovava a Firenze, nella parte di un antico convento situato in piazza San Paolino.