Confraternita di Santa Maria Croce al Tempio
Via San Giuseppe a Firenze
La Compagnia di Santa Maria della Croce al Tempio fu fondata tra il 1327 e il 1343 da un gruppo di giovani che si riunivano per pregare la Vergine presso il tabernacolo situato in via de' Malcontenti. Nel corso del tempo, si unirono alla compagnia anche adulti che, nel 1355, ufficialmente costituirono la confraternita e redassero i suoi statuti. Inizialmente, la principale missione della confraternita era quella di assistere i carcerati, particolarmente coloro che erano detenuti nelle Stinche, la prigione dove venivano rinchiusi coloro che avevano debiti con privati o con il Comune.
Nel 1424, all'interno della confraternita, emerse un gruppo che si distinse per il suo impegno nel fornire conforto e sepoltura ai giustiziati. Poiché i membri della confraternita indossavano abiti neri e caratteristici cappucci, noti come "buffa" (che avevano lo scopo di nascondere l'identità di coloro che compivano azioni benefiche) e praticavano l'auto-flagellazione come forma di penitenza, vennero comunemente chiamati i "Battuti Neri" o più semplicemente i "Neri".
Santa Maria della Croce al Tempio
Vi visse anche Beato Angelico, il quale dipinse la pala dell'altare maggiore della chiesa, oggi nella prima cappella a sinistra.
La chiesa, che possedeva tavole del Perugino e di Alessandro Allori, fu rinnovata nel 1528 e ancora nel 1586 e nel 1721
il "Tempio di Iside", costruito nel II secolo d.C., sorgeva fuori dalle mura orientali. Era la Dea delle grazie miracolose.
Qui sorgeva l'antico borgo del Romito, legato a un oratorio dedicato a Santa Lucia costruito sotto un arco dell'acquedotto romano.