Suorine di via Faentina
Il 13 Gennaio 2016 il Convento delle Serve di Maria in Via Faentina è stato dichiarato "House of Life" per aver nascosto, protetto e salvato 12 bambine ebree durante la guerra.
Anche i frati della SS. Annunziata si prodigarono generosamente, come attestato dalla seguente "memoria" contenuta nei Libri di Ricordanze del convento:
22 Luglio 1944 Visita del Cardinale Arcivescovo.
Come conseguenza dell’appressarsi del fronte di guerra (si combatte a S. Casciano Valdipesa) in questi giorni abbiamo avuto numerose persone che hanno chiesto rifugio e difesa in Convento. La carità imponeva di passar sopra ogni altra considerazione ed accogliere tutti generosamente. Ciò che è stato fatto. Uomini, donne, fanciulli formano una folla varia di infelici che hanno dovuto abbandonare le proprie abitazioni per l'incalzar delle forze armate delle due parti. Intanto sono qui in attesa di una più conveniente sistemazione.
Un Comitato Ecclesiastico sorto per volere del Cardinale si occupa di questa faccenda ed egli stesso vuol rendersi conto del lavoro pratico compiuto, questa la ragione della visita a questo Convento. Egli ha conversato paternamente con i ricoverati e si è informato dell'organizzazione e dell'andamento assistenziale.
Per noi religiosi sono state una vera soddisfazione le espressioni calde di affetto e di riconoscenza del Presule illustre rivolte a questa Comunità per il bene compiuto, ma anche un paterno incoraggiamento a continuare su la via intrapresa.
In quei giorni il memorialista non poteva essere più esplicito, ma è significativa la frase: "La carità imponeva di passar sopra ogni altra considerazione ed accogliere tutti generosamente"
La Nazione ha così narrato la cerimonia: http://www.lanazione.it/firenze/olocausto-ebrei-1.1626625
Scritto da Paolo Piccardi,
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La chiesa ha avuto un ruolo nella storia fiorentina, culminato negli anni Trenta del secolo scorso con le "Messe dei poveri".
Un tempo anche nei luoghi non facilmente raggiungibili si potevano trovare opere di grandi artisti.
La chiesa custodisce la preziosa tavola con la Madonna col Bambino fra San Sebastiano e Santa Maria Maddalena, attribuita a Benvenuto di Giovanni.
La chiesa risale all'XI secolo e faceva parte di un monastero delle Benedettine.