Gioco della Pentolaccia
Giardino di Boboli
Nel meraviglioso giardino di Boboli, c'è una statua molto particolare chiamata "Il Gioco della Pentolaccia", un divertente passatempo di strada che richiedeva prontezza e agilità. Non c'erano regole scritte, ma possiamo immaginare che la persona al centro dovesse schivare i colpetti dei due avversari, toccarli per liberarsi e scambiare di posto con loro. L'opera realizzata da Capezzuoli rappresenta una scena vivace e giocosa, con un tocco rustico e popolare che richiama un gruppo scolpito in pietra che purtroppo si è perduto nel tempo. Osservando attentamente, si possono notare altre figure grottesche, tipiche di questa tradizione, che si trovano dall'altra parte del prato verde.
Inoltre, sempre dello stesso artista, si trova un'altra opera contemporanea chiamata "Il Gioco della Pentolaccia" ai piedi del Viale dei Cipressi.
Il 11 agosto 1289, il popolo fiorentino approvò il decreto dei priori delle arti abolendo la schiavitù della gleba.
I nuovi e suggestivi locali del Caffè-chantant erano stati inaugurati il 7 giugno 1889
In certi borghi estremi della città , che hanno mal nome e peggior fama, c'erano ben altro che burelle!
Quando l'Arno gelò a tal punto che i Fiorentini riuscirono ad organizzarvi un corteo di maschere su slitte, e addirittura una Giostra del Saraceno!