Vita, Carriera e Eredità
Odoardo Eugenio Giano Spadaro (Firenze, 16 gennaio 1893 – Firenze, 26 giugno 1965) è stato un cantautore, attore e cabarettista italiano. Nato e cresciuto nel quartiere di Santo Spirito a Firenze, era figlio di Gustavo Spadaro, un tenente siciliano, e di Mary Marchesini, una rinomata concertista di arpa. Dopo aver frequentato le scuole della buona borghesia fiorentina, iniziò gli studi di giurisprudenza, che abbandonò per dedicarsi al teatro. Esordì nel 1912 nella compagnia di prosa De Sanctis-Borelli e nel 1918 nel varietà alla Sala Umberto di Roma. Spadaro diventò noto come fantasista e imitatore, mescolando brani ironici e drammatici, come la sua prima canzone di successo "La ninna nanna delle dodici mamme" (1919). Nel 1924 sposò Clementina Lovisolo e nel 1926 si trasferì in Francia, dove divenne partner di artisti famosi come Mistinguett e Jean Gabin. Nel 1932 intraprese una tournée di successo in America e Africa del Nord.
Al ritorno in Italia, continuò a riscuotere successo con riviste e canzoni come "Firenze" (1930) e "La porti un bacione a Firenze" (1937), brano che lo rese celebre anche all'estero. Durante la sua carriera, collaborò con il compositore Tito Petralia e nel dopoguerra si dedicò al teatro e al cinema, partecipando a film come "La carrozza d'oro" di Jean Renoir e "Divorzio all'italiana" di Pietro Germi. Spadaro morì il 26 giugno 1965 a Firenze ed è sepolto al Cimitero di San Miniato.
In suo onore, la città di Firenze gli ha dedicato una strada e apposto una targa commemorativa sulla sua abitazione in via Luca Landucci al numero 10.
Odoardo Spadaro resta una delle figure più amate del panorama culturale italiano del XX secolo, un simbolo della cultura fiorentina e della sua ricca tradizione artistica.
Bibliografia:
- Giovanni Antonucci, Odoardo Spadaro: Vita, opere e canzoni di un fiorentino d’arte, Polistampa, Firenze, 2002.
- Giuliano Borsari, Odoardo Spadaro: Il cantore di Firenze, Vallecchi, Firenze, 1995.
- Paolo Marini, La storia di Odoardo Spadaro e della sua Firenze, Editrice Il Punto, Torino, 2005.
- Gino Castaldo, Dizionario della canzone italiana, Curcio, Roma, 1990 (contiene una sezione su Odoardo Spadaro).
Donatello aveva la particolare capacità di infondere umanità e introspezione psicologica alle opere.
Portava in testa un gran cappello di paglia, teneva in grembo un paniere di fiori, e il mondo la conosceva come Beppa la Fioraia.
Maestro della scuola senese nel Trecento, fu influenzato da Duccio ma sviluppò una sua intensa originalità nell'uso del colore e delle linee.
Studi recenti hanno dimostrato come in realt il rinnovamento operato da Cimabue non fosse poi assolutamente isolato nel contesto europeo.