Madonna dell'Eucaristia di Botticelli

Madonna dell'Eucaristia
 conservata nell'Isabella Stewart Gardner Museum di Boston.


Questa pittura è una delle opere più squisite uscite dalla fantasia del giovane Botticelli (1470-1472). La Madonna siede col divin Figlio sul grembo e a lei un bellissimo giovane, col capo ricciuto coronato da un serto verde e da un'aureola luminosa, porge sopra una coppa dei grappoli di uva e delle spighe dii grano. La Madonna prende con la mano destra una spiga, mentre il Fanciullo, insolitamente pensieroso, benedice nei frutti il pane e il vino, simboli del suo sacrificio eucaristico. Con la grazia più delicata il Botticelli ha espresso un così profondo pensiero che non ha certo uguali in tutta l'arte del Quattrocento. Un velo di tristezza adombra tutta la composizione, nella Madonna consapevole del destino crudele e dell'infinito dolore che l'attende, nel Fanciullo che s'impegna al sacrificio, nel giovane che ne offre il simbolo. La figura di questo giovane misterioso nella sua natura, che solo l'aureola lascia credere santo o angelo, enigmatica figura, che può sembrare pure piena di grazie femminili, racchiude la bellezza maggiore del quadro. Sul suo volto di un mirabile ovale, della forma propria dell'arte più matura del Botticelli, è stampato un marchio di sofferenza e di amarezza, e non a torto un acuto critico inglese, lo Streeter, ha detto ch'essa sembra una figura venuta di lontano che ha camminato a traverso le età. Una dolcezza ineffabile irradia ora il suo bel volto, che par venga meno, e tenta un debole sorriso, con gli occhi socchiusi, rapito dalla dolcezza di scorgere il Fanciullo divino.

Quest'opera giovanile sembrerebbe anteriore agli influssi dei Pollaiuolo, s'essa non avesse già fissato e stabilito nel giovane offerente e nella Madonna il tipo degli angeli e delle figure femminili dal viso ovale espressivo, un po' languido e sognatore, dal forte mento a punta, dalle labbra sottili e strette.
Ch'essa appartenga all'epocca degli influssi del Pollaiuolo, quando il suo disegno diveniva più energico e più sicuro, non sembra quasi verosimile osservando l'enorme mano sinistra della Vergine, la gamba e il braccio sinistro del Bambino tanto sproporzionatamente piccoli e meschini. Ma d'altra parte questa Madonna è assai strettamente connessa col San Sebastiano, per l'identica espressione idealista, per la profondità del pensiero di un così sottile significato, di una corrispondenza mistica così suggestiva.

Le piccole dimensioni del quadro rendono meno gravi e meno notevoli i difetti del disegno, che possono quasi scomparire davanti alla squisitezza del pensiero.
 

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