Storie di Maria

L'edicola della Madonna delle Grazie si caratterizza per i suoi quattro pilastri decorati da colonnine tortili, che sostengono archi a tutto sesto, cuspidi triangolari e pinnacoli. Il basamento è abbellito da formelle ad altorilievo che narrano le Virtù e le storie di Maria, mentre sul retro spicca un significativo bassorilievo raffigurante il Transito e l'Assunzione della Vergine, firmato dall'artista con la qualifica di "archimagister" e datato 1359. 
 

1) Natività di Maria, Anna, la madre, osserva amorevolmente la piccola Maria mentre è tenuta in braccio e fasciata da una giovane donna.
2) La Presentazione al Tempio, la piccola Maria saluta affettuosamente i suoi genitori, San Giovacchino e Santa Anna, mentre si appresta a salire la scala del Tempio.
3) Lo Sposalizio della Vergine, il sacerdote unisce in matrimonio la Vergine Maria e San Giuseppe.
4) L'Annunciazione, l'Angelo Gabriele, inviato da Dio, annuncia alla Vergine Maria la sua maternità. 
5) La Natività di Gesù, ambientata nella grotta di Betlemme, tra la Madonna e San Giuseppe, il divino Bambino è riscaldato dalla presenza del bue e dell'asinello.
6) La scena della visita dei Magi, il Bambino Gesù, tenuto in braccio dalla Madonna, riceve l'omaggio e i regali dai tre Re Magi.
7) la scena della Purificazione di Maria, seguendo la legge di Mosè, la Madonna si presenta al Tempio dopo 40 giorni, accompagnata dal Figlio e da San Giuseppe, per la cerimonia di purificazione. Il Bambino è abbracciato dal santo anziano Simeone, mentre San Giuseppe porta l'offerta dei due colombi.
8) L'Annunciazione della Morte di Maria, ventidue anni dopo la morte di Gesù, un angelo appare a Maria e le annuncia che la sua morte avverrà tra tre giorni.

Il capolavoro nascosto di Orcagna racconta l'epilogo e il trionfo della vita di Maria attraverso un bassorilievo di straordinaria bellezza, collocato nella parte retrostante del tabernacolo della Madonna delle Grazie nella Chiesa di Orsanmichele. L'opera si sviluppa in due momenti narrativi distinti, entrambi catturando con grazia l'essenza degli ultimi istanti terreni della Vergine e il suo glorioso passaggio al regno celeste.
Nella sezione inferiore del rilievo, la scena terrena mostra Maria sul suo letto di morte, circondata da una commossa assemblea di Apostoli, discepoli e fedeli visitatori. Tra questi spicca la presenza dell'Orcagna stesso, discretamente collocato all'estrema destra sotto un albero, riconoscibile dalla testa coperta in segno di rispetto.
Al di sopra, in una composizione che sembra sfidare la gravità, la Vergine è raffigurata all'interno di un ovale mandorla, sollevata verso i cieli da un coro di angeli in festa. San Tommaso appare genuflesso a sinistra, in una posa di devozione, mentre attende di ricevere dalla Madonna la cintura, simbolo della sua assunzione. Questo elemento, tuttavia, manca all'appello – un dettaglio che l'Orcagna aveva pianificato di realizzare in metallo per sottolinearne l'importanza e la perennità, ritenendo il marmo troppo fragile per tale compito.
A conferma della sua autorialità e del legame profondo con l'opera, l'Orcagna ha inciso la sua firma sul letto di Maria, nella parte bassa del bassorilievo, lasciandoci non solo una testimonianza artistica ma anche una firma che attraversa i secoli: "ANDREAS CIONIS PICTOR FLORENTINUS ORATORII ARCHIMAGISTER EXTITIT HUJUS. MCCCLIX." Un messaggio che suggella l'opera con l'indiscutibile impronta dell'artista, facendoci riflettere sull'eterna ricerca dell'uomo di avvicinarsi al divino attraverso la creazione artistica.


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