La scultura di "Bacco e Arianna"
La scultura di “Bacco e Arianna” di Francesco Carradori (1) è attualmente custodita nella sala di Bona presso la Galleria Palatina di Palazzo Pitti a Firenze. Quest'opera in marmo raffigura Bacco avvolto in un ampio manto e incoronato d'uva, abbracciante Arianna, anch'essa coronata di uva e avvolta in una veste drappeggiata, poggianti entrambi su una base rettangolare liscia.
Lo scultore venne ricompensato nel 1777 per l'esecuzione di questa notevole opera, come documentato in un registro della Biblioteca SBAS (Filza X, fasc. 25). Il gruppo scultoreo rappresenta una fedele traduzione di un modello antico ampiamente rinomato nella seconda metà del XVIII secolo, quando era parte della collezione del collezionista Smith Barry a Roma (attualmente conservato nel Museum of Fine Arts di Boston, come indicato in M.B. Comstock-C.C. Vermeule, Sculpture in the stone: the Greek, Roman and Etruscans Collections of the Museum of Fine Arts, Boston 1976, p. 127).
In contemporanea con il gruppo di "Bacco e Arianna", Carradori realizzò come pendant, negli stessi anni, la statua raffigurante "Caino e Abele" (Fig. 1), anch'essa oggi conservata nella Galleria Palatina.
(1) Francesco Carradori (Pistoia 1747-1824) fu un noto scultore e restauratore italiano. La sua formazione avvenne a Firenze e successivamente a Roma, in un contesto culturale tardo-barocco fortemente influenzato da tendenze classiciste. Le sue prime opere giovanili, come i piccoli gruppi scultorei a tema mitologico e i rilievi eseguiti a Roma, erano ispirate all'antico. In seguito, si dedicò alla realizzazione di copie di opere classiche, alcune delle quali sono attualmente esposte a Palazzo Pitti, e al restauro di marmi antichi per la collezione granducale.
Foto Francesca.
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