18 Aprile 2015 · 17403 Views

Dante, Leonardo e Botticelli cosa li unisce?

I "vizietti" di alcuni grandi personaggi
nei registri fiorentini si possono trovare molte notizie
Dante Alighieri
Il più grande Poeta di tutti i tempi, Dante Alighieri, aveva solo un'attività sessuale molto intensa, come scrive il Boccaccio nel "Trattatello" in sua "laude",  all'epoca tutti lo sapevano, ma non per questo era meno rispettato. Vi interessa leggere un piccolo estratto dal lavoro del Boccaccio?
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Tra cotanta virtù, tra cotanta scienzia quanta dimostrato è di sopra essere stata in questo mirifico poeta, trovo amplissimo luogo la lussuria, e non solamente ne' giovani anni, ma ancora ne' maturi. Il quale vizio, come che naturale e comune e quasi necessario sia, nel vero nonchè nel commendare, ma scusare non si può degnamente. Ma chi sarà tra'  mortali giusto giudice a condennarlo? Non io. Oh, poca fermezza, oh bestiale appetito degli uomini, che cosa possono le femine in noi, s'elle vogliono, che, eziandio non volendo, possono gran cose?"
Questo ritratto non convenzionale di Dante Alighieri, apre nuovi orizzonti e lo rende più umano e meno paludato di come lo conosciamo.
Una considerazione dello scrittore
Paolo Sieni: "solo un peccatore pratico e non un teorico del sesso, poteva scrivere alcuni brani celestiali e rendere fama imperitura a le forti sensazioni e vibrazioni fisiche di Paolo e Francesca. Un uomo senza peccato poteva scendere all'inferno e cantare l'infinita purezza di Beatrice? Solo un amante delle donne in carne ed ossa poteva conoscere i loro vizi terreni e cantare a loro lodi in maniera celestiale. Dante era un uomo della sua realtà, sempre in conflitto fra la morale del suo tempo e la voglia di trasgredire".
Ezio_Anichini_-_Beatrice_and_Dante_Alighieri_(Vita_Nuova)_3
Ezio Anichini: Beatrice e DanteAlighieri (Vita Nuova)
Leonardo da Vinci
"Leonardus ser Pieri de vincio manet cum Andre Verrocchj", "Leonardo di ser Piero che sta con Andrea Verrocchio", questa denuncia appare nel "tamburo", contenitore dove venivano depositate denuncie in forma anonima, nella primavera del 1475. Insieme a lui verranno messi sotto inchiesta altre persone, per avere avuto rapporti sodomitici con un certo Jacopo Saltarelli, noto prostituto oltre che apprendista orafo e forse modello del pittore fiorentino, ed assiduo freguentatore dell'osteria del Buco [1], nell'omonimo vicolo, famoso ritrovo per pederasti. 
Questo procedimento, contro Leonardo e gli altri, tenne in apprensione il famoso imputato e le genti fiorentine, vista la notorietà del personaggio. Le indagini non portarono a nulla e cosi il procedimento, con un nulla di fatto, venne sospeso. La mancanza di prove, non significa l'assoluzione, e cosi i presunti rei vennero tenuti sotto sorveglianza. Dopo circa un mese un'altra denuncia anonima, contro il nostro Genio, viene nuovamente accusato di sodomia, sempre per colpa del solito prostituto Jacopo Saltarelli. Questa volta però gli Ufficiali di Notte archivieranno il caso su Leonardo, probabilmente, influenzati da amici potenti che il nostro leonardo aveva.

Questa denuncia segnò cosi tanto Leonardo, che da quel momento, terrà il più possibile segreta la propria vita intima.
Leonardo Da Vinci
Leonardo da Vinci
[1] Il chiasso esiste ancora ed è a poche decine di metri dall'Accademia dei Georgofili.
Sandro Botticelli
Nell'autunno del 1490, stessa sorte, toccò a Sandro Botticelli che da giovane lavora anche lui nella bottega del Verrocchio, come Leonardo. L'accusa, anonima è di avere agito "contra ordinamenta" ma tutto finì con un nulla di fatto. Nei primi del cinquecento ci fu un'altra denuncia più esplicita, che accusava il pittore di sodomia: "Sandro di botticello si tiene a un garzone", poche parole ma basteranno per fare un processo. Però l'accusa definitiva non venne mai emessa perchè, con molta fortuna per lui e dei sodomiti, gli Ufficiali della Notte saranno definitivamente sciolti.
Presunto autoritratto di Botticelli dall'Adorazione dei Magi degli Uffizi
Presunto autoritratto di Botticelli dall'Adorazione dei Magi degli Uffizi
Bibliografia: 
Stefano Sieni, La sporca Storia di Firenze, Firenze, Le lettere, 2009
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