Considerazioni sulla Massoneria.
Chiunque si dedicasse a cercare le origini della Massoneria nei tempi antichi e volesse discuterle in modo approfondito con analisi dettagliate, confronti e critiche, dovrebbe scrivere non uno, ma diversi volumi.
Gli apologisti più fantasiosi dell'Ordine Massonico non esitano a collocarne le origini nella stessa culla del genere umano. Per loro, il Padre Eterno è il primo dei Grandi Maestri e l'uomo da lui creato è il primo degli apprendisti. La lotta tra Abele e Caino, tra i due principi del bene e del male, apre la strada all'opera massonica volta a difendere i buoni e colpire i malvagi, a costruire templi luminosi alla virtù e scavare oscure carceri al vizio.
Successivamente, entrano in gioco i Patriarchi e le loro innumerevoli discendenze che popolano rapidamente il mondo orientale. Ogni tribù da loro guidata diventa una Loggia Massonica, governata dai primogeniti che trasmettono l'autorità nella famiglia e nell'Ordine. Col tempo, l'Ordine si ricollega alle istituzioni iniziatiche della Persia, dell'India, dell'Egitto, della Grecia e di Roma, costituendo così una vasta catena che si estende attraverso la storia umana fino ai tempi moderni.
Alcuni studiosi più prudenti, invece di aderire a immaginazioni così straordinarie, esaminano i primi istituti religiosi, il loro carattere, la disciplina e l'insegnamento, trovando in essi le prime tracce delle dottrine e dei riti massonici. Risalgono alle origini persiane, analizzano il Culto Mitrinico, le teorie e le pratiche dei Bramini e dei Ginnosofisti, i Misteri di Iside e gli Eleusini, la Scuola Pitagorica, il Druidismo, le Sette degli Esseni e dei Terapeuti, il Cristianesimo, l'Emanatismo, la Kabbala, lo gnosticismo, la Cavalleria, l'Ordine del Tempio, la grande Opera degli Alchimisti. Attraverso questo processo, segnano un grande fiume che attraversa i secoli e si collega infine all'Ordine dei Rosa-Croce.
Continua dicendo che le Società dei Costruttori, originarie delle età in cui l'architettura iniziò a svilupparsi e vennero costruite muraglie e templi, si uniscono a questa storia. Partendo dagli architetti della Persia, dell'India, dell'Egitto, della Caldea, giungono all'architetto Hirani del tempio di Sion. Dalle corporazioni muratorie del Medioevo, ai Maestri di Como, ai Latomisti della Germania, fino alle Società dei Costruttori o alle Logge Massoniche che fiorirono in Inghilterra. Con il tempo, queste ultime, ridotte agli estremi, accolgono i patroni come Massoni Accettati. Tuttavia, questi patroni presto guadagnano autorità, portando l'Ordine dei Rosa-Croce con le loro dottrine riformatrici. Le due correnti, derivanti dalle antichissime istituzioni iniziatiche e dalle società costruttrici, si uniscono, e la Massoneria moderna si forma sulla base venerabile delle antiche istituzioni.
Alcuni scrittori non accettano che la Massoneria abbia avuto origini diverse da questa, rifiutando altre ipotesi come favole o romanzi. In sintesi, le origini della Massoneria, secondo gli studiosi e gli eruditi, possono essere considerate fantasiose, ipotetiche o storiche. Mentre le prime vengono respinte, le ipotesi sono considerate attendibili, specialmente quella che la Massoneria moderna rappresenti una fusione riuscita delle antiche dottrine iniziatorie con le forme e le tradizioni delle Società dei Liberi Muratori. Questa ipotesi spiega e giustifica l'opera storica e indiscutibile dei Rosa-Croce, trasformando così i vecchi Istituti e i nuovi atteggiamenti della moderna Massoneria.
Ulisse Bacci, Il libro del massone italiano, Roma, Vita Nuova, 1922
Ulisse Bacci (Barberino Val d'Elsa, 1846 – Roma, 1935) è stato un importante esponente della massoneria italiana, aderì alla massoneria nel 1867 per divenire poi segretario generale del Grande Oriente d'Italia. Con l'avvento del fascismo e l'accentuarsi della politica ostile del regime verso la massoneria, subì i provvedimenti di polizia. Nel 1926 il prefetto di Roma dispose la sospensione della rivista massonica.
L'idea che Dante potesse essere affiliato a una cerchia massonica è stata suggerita da uno studio del 1888 sulla "Rivista Massonica". Idea audace.
La lotta tra materia e spirito guida l'ascesa verso il Pleroma, simboleggiando la liberazione e l'armonia spirituale.
E' una divinità solare e luminosa, che emerge dalla notte primordiale indifferenziata e da inizio al tempo.
Si narra che il filosofo-mago-scienziato avesse scoperto per caso il fondo numerologico, matematico dell'armonia musicale.