La maschera funebre di Dante

La maschera funebre di Dante o di Kirkup
La storia della maschera di Dante
 


La maschera è in Palazzo Vecchio a Firenze, precedentemente considerata una maschera funebre basata su un calco preso dal volto del defunto, è ora ritenuta derivata da un calco di un ritratto scultoreo di Dante, che è andato perduto nel corso del tempo. Nel 1911, fu donata al Comune di Firenze da Alessandro D'Ancona, che a sua volta l'aveva ricevuta in dono nel 1901 dalla vedova del famoso studioso dantesco inglese Seymour Kirkup. Secondo la testimonianza di D'Ancona, la maschera sarebbe stata trovata dallo scultore Lorenzo Bartolini intorno al 1830 a Ravenna, dove il poeta morì in esilio e fu sepolto nel 1321. Un'altra teoria invece la collega a una scultura raffigurante il poeta proveniente dalla sua tomba che, secondo una fonte storica, si trovava a Firenze tra la fine del XVI e l'inizio del XVII secolo, donata dall'arcivescovo di Ravenna allo scultore Giambologna. È stato anche ipotizzato che il ritratto perduto potrebbe essere stato realizzato da Tullio Lombardo, attivo nel sepolcro di Ravenna e nell'antica basilica di San Francesco tra il 1483 e il 1525. Prima dell'esilio del 1302, Dante Alighieri svolse vari incarichi politici a Firenze, tra cui quello di Priore dal 15 giugno al 15 agosto del 1300.


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