Le diversità tra noi e loro

Le differenze tra fiorentini e piemontesi


Tratto da Lucio Capizucchi ,Firenze e i nuovi venuti considerazioni di Lucio Capizucchi, Tip. Cavour, 1865

 

Il proverbio dice che "ogni paese ha le sue usanze". Ebbene, questa massima è pienamente vera. Ogni luogo ha le sue tradizioni e il suo modo di fare, che possono lasciare un'impressione duratura su chi li scopre per la prima volta.
Cominciamo con le botteghe. Se vivete nel Nord Italia, a parte forse Venezia, rimarrete stupiti, o forse persino sconvolti, dall'orario di apertura dei negozi al mattino. Alcuni di loro potrebbero essere chiusi fino alle nove e mezza. E la domenica e nei giorni festivi, quasi nessun negozio è aperto, tranne quelli che vendono cibo, caffè, liquori e dolci.
Ma non pensate che i negozianti in compenso lavorino fino a tardi la sera. Di solito, chiude tutto intorno alle otto o le nove di sera. E tra le undici di sera e mezzanotte, anche i bar e le osterie chiudono. Quindi, presto la città si trasforma in un luogo silenzioso, anche se non è necessariamente un silenzio ossessionante come a Torino.
Un altro aspetto unico di Firenze è la guida a sinistra delle vetture nelle strade della città e alle Cascine. Ma i residenti preferiscono seguire la norma comune, guidando a destra. Questa abitudine è in realtà pensata per la sicurezza dei pedoni, poiché permette loro di vedere i veicoli che si avvicinano direttamente o dal lato opposto. Così, è meno probabile che vengano investiti o peggio.
Passiamo ai caffè. Qui, il modo di vivere in pubblico non è molto diverso da altre città italiane. I fiorentini, come i milanesi, i torinesi e i veneziani, amano frequentare i caffè, che sono affollati a tutte le ore del giorno e particolarmente affollati la sera. In tutti i caffè è permesso fumare liberamente, e questa libertà potrebbe sorprendere un torinese, ma è giustificata dalla relativa assenza delle donne. Si vedono alcune donne al mattino, mentre vanno a fare la spesa, ma raramente la sera, eccetto per le straniere o per le donne del popolo, che sono meno preoccupate dai pregiudizi.
Le donne fiorentine amano stare alla finestra, il che può sembrare strano agli occhi dei visitatori che arrivano per la prima volta. Ma c'è una buona ragione dietro a questa usanza. Nel centro della città, le case sono piccole e spesso non hanno cortili, quindi le stanze sono strette e l'aria può diventare un po' opprimente. Le finestre sono il modo migliore per ottenere un po' di freschezza. Quindi, non giudicate troppo in fretta.
Infine, per quanto riguarda le porte delle case, alcune sono chiuse durante il giorno, ma il modo di aprirle e chiuderle merita un articolo a parte. I fiorentini amano vestirsi bene, soprattutto nei giorni festivi. In quei giorni, non vedrete operai, artigiani o lavoratori comuni per strada; le strade saranno piene solo di signori. Anche i mendicanti faranno uno sforzo per sembrare più presentabili in quei giorni.
In sintesi, a Firenze c'è una tendenza a vestirsi bene e ad andare in giro per la città in modo più formale rispetto ad altre città italiane. Quindi, se siete impiegati o commercianti, non aspettatevi la stessa libertà e il "laisser-aller" che potreste trovare altrove, forse più di quanto si possa trovare in qualsiasi altra grande città italiana.

 

Bartolomé Esteban Murillo, Galiziane alla finestra (o Las Gallegas), 1655-60, National Gallery di Washington.
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