Ludovico Cardi detto il Cigoli

Lodovico Cardi, noto come il Cigoli, morì a Roma l'8 giugno 1613. Le sue ossa furono trasferite a Firenze nel 1644 e sepolte nella chiesa dei Santi Michele Arcangelo e Gaetano da Thiene in via de' Tornabuoni. Nato a Castelvecchio di Cigoli, vicino San Miniato, il Cigoli fu un talentuoso pittore, scenografo e architetto, allievo di Alessandro Allori (1) e Bernardo Buontalenti (2), due figure di rilievo alla corte medicea. Come scenografo, si occupò delle celebrazioni per le nozze di Ferdinando I (3) e Maria Cristina di Lorena (4) nel 1589, e per quelle di Maria de' Medici (5) con Enrico IV nel 1600 (6).

Dal 1582, fu più volte console dell'Accademia del Disegno e, nel 1603, divenne membro dell'Accademia della Crusca. In questo contesto culturale, strinse amicizia con Michelangelo Buonarroti il Giovane (7), che a sua volta era amico di Galileo Galilei (8). Nel 1604, già affermato nell'ambiente fiorentino, un viaggio a Roma diede una spinta decisiva alla sua carriera. Grazie alla raccomandazione di Ferdinando I, ricevette l'incarico di realizzare una pala per la basilica di San Pietro. Da quel momento, intensificò anche la sua attività di architetto, progettando, tra l'altro, uno dei progetti per la facciata di Santa Maria del Fiore a Firenze e dirigendo i restauri di Palazzo Firenze, Villa Medici e Palazzo Madama a Roma.
Il Cigoli era un caro amico di Galileo Galilei. Entrambi allievi del matematico Ostilio Ricci (9), si influenzarono a vicenda: Galileo si dilettava nel disegno, mentre il Cigoli si interessava all'astronomia. Nelle loro lettere, si parla spesso delle macchie solari che il Cigoli osservò personalmente, confermando le teorie di Galileo. 
Cigoli tenne anche Galileo informato sugli sviluppi a Roma, soprattutto dopo le scoperte astronomiche del 1610. In una famosa lettera del 26 giugno 1612, Galileo sostenne la supremazia della pittura sulla scultura, argomentando che la pittura, oltre a riprodurre il rilievo tramite il chiaroscuro, aggiunge anche la ricchezza dei colori naturali, cosa che la scultura non può fare. Un omaggio significativo che il Cigoli fece a Galileo fu l'affresco dell'Assunzione della Vergine nella Cupola della Cappella Paolina in Santa Maria Maggiore a Roma, in cui dipinse la luna sotto i piedi di Maria esattamente come osservata dal telescopio di Galileo: scabrosa, terrestre e non incorruttibile.

Autoritratto di Ludovico Cardi alla Galleria degli Uffizi

Ludovico Cardi si presenta in posa, mostrando con fierezza la consapevolezza del proprio status. Nella mano destra impugna gli strumenti del suo mestiere, a sottolineare la sua identità di artista. La catena d'oro che indossa, un riconoscimento ricevuto nel 1607, gli fu concessa come segno di benemerenza per la realizzazione della grande pala d'altare raffigurante "San Pietro che guarisce lo storpio", eseguita per la basilica di San Pietro in Vaticano.

“San Pietro che guarisce lo storpio del Cigoli”, eseguita per la basilica di San Pietro in Vaticano.


1) Alessandro Allori (1535-1607). Pittore manierista fiorentino, allievo di Agnolo Bronzino. Allori fu noto per i suoi ritratti e per le sue opere sacre. Lavorò per la corte medicea e fu maestro di Lodovico Cardi.
2) Bernardo Buontalenti (1536-1608). Architetto, scenografo e ingegnere militare, fu una delle figure più versatili e influenti del tardo Rinascimento fiorentino. Lavorò a stretto contatto con la famiglia Medici e fu noto per il suo talento in vari campi, tra cui l'architettura e la progettazione di fortificazioni.
3) Ferdinando I de' Medici (1549-1609). Granduca di Toscana dal 1587 al 1609, Ferdinando fu un importante mecenate delle arti e sostenitore delle scienze. La sua corte attirò numerosi artisti e intellettuali, e promosse l'espansione delle collezioni medicee.
4) Maria Cristina di Lorena (1565-1637). Moglie di Ferdinando I de' Medici e Granduchessa di Toscana, fu nota per la sua pietà religiosa e per il suo ruolo nel promuovere la cultura e le arti alla corte medicea.
5) Maria de' Medici (1575-1642). Figlia di Francesco I de' Medici, fu regina di Francia come moglie di Enrico IV. Dopo l'assassinio del marito, divenne reggente per il figlio Luigi XIII. Maria è ricordata per il suo mecenatismo artistico e il suo tumultuoso periodo come reggente.
6) Enrico IV di Francia (1553-1610). Primo re di Francia della dinastia Borbone, noto per aver promulgato l'Editto di Nantes, che garantiva diritti civili ai protestanti. Fu una figura chiave nel ristabilire la pace in Francia dopo le guerre di religione.7) Michelangelo Buonarroti il Giovane (1568-1646). Scrittore, poeta e drammaturgo fiorentino, fu il nipote del celebre Michelangelo Buonarroti. Fu un importante letterato e amico di Galileo Galilei, coinvolto nella vita culturale e intellettuale di Firenze.
8) Galileo Galilei (1564-1642). Scienziato e filosofo naturale, fu una delle figure più influenti della Rivoluzione Scientifica. Celebre per i suoi contributi alla fisica, all'astronomia e al metodo scientifico, ebbe una stretta amicizia con Lodovico Cardi e influenzò profondamente il suo lavoro.
9) Ostilio Ricci (1540-1603): Matematico e insegnante di Galileo Galilei e Lodovico Cardi. Fu noto per aver trasmesso a Galileo l'interesse per la matematica applicata alla fisica, influenzando così il futuro sviluppo della scienza moderna.
 

Bibliografia
- Giuliano Briganti, Lodovico Cardi da Cigoli, Milano, Electa, 1989.
Un testo fondamentale per lo studio della vita e dell'opera di Lodovico Cardi, che analizza sia la sua produzione pittorica che architettonica, con un'attenzione particolare al contesto culturale e storico in cui operò.
- Mina Gregori, Cigoli, Firenze, Sansoni, 1971.
Questo libro offre una panoramica completa sull'opera di Cigoli, con una particolare enfasi sulle sue innovazioni artistiche e sul suo rapporto con Galileo Galilei.
- Rodolfo Maffeis, Cigoli: arte, scienza e religione, Firenze, Olschki, 2007.
Un'opera che esplora l'interazione tra arte, scienza e religione nell'opera di Cigoli, con particolare riferimento al suo rapporto con Galileo e alle influenze scientifiche sulla sua pittura.
- Philippe Costamagna, Le Livre des peintres: Les artistes florentins du dernier maniérisme à la réforme baroque, Paris, Gallimard, 1998.
Questo libro, pur non essendo dedicato esclusivamente a Cigoli, offre importanti spunti di riflessione sul ruolo del pittore all'interno del contesto del tardo manierismo e della transizione al barocco fiorentino.
- Edgar Peters Bowron, Lodovico Cigoli's 'Assumption of the Virgin' in Santa Maria Maggiore, The Burlington Magazine, Vol. 122, No. 930, 1980.
Un articolo di approfondimento su una delle opere più celebri di Cigoli, l'Assunzione della Vergine nella Cappella Paolina di Santa Maria Maggiore a Roma, e sulla sua importanza nel contesto artistico dell'epoca.

 

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