Compianto di Cristo Morto con Santi
Sandro Botticelli, 1495 circa, Alte Pinakothek di Monaco.
Nell'opera "Il Compianto sul Cristo morto con i santi Girolamo, Paolo e Pietro" di Botticelli, si percepisce un forte richiamo alla predicazione di fra Girolamo Savonarola. Il dipinto sembra essere stato ispirato da una delle ardenti prediche del frate, quelle descrizioni spaventose della passione di Cristo che facevano rabbrividire gli ascoltatori e mettevano i brividi ai presenti.
In effetti, il quadro trasuda tutto l'ardore religioso di Savonarola, rivelando la profonda commozione del pittore. Raramente il dolore è stato così potente nell'arte, raramente una commozione così intensa è stata espressa con tanta forza drammatica. L'arte drammatica, che Botticelli aveva esplorato solo occasionalmente dopo la sua giovanile "Storia di Oloferne," trova qui la sua espressione più completa.
Il dramma della Crocifissione risuona in questo quadro scuro e cupo, in netto contrasto con le opere fresche e luminose dell'apice della carriera dell'artista. Di fronte alla tomba scavata nella roccia, emerge un grido doloroso. La Madonna perde conoscenza, il suo volto pallido come la morte, mentre Maria Maddalena, nella sua agonia, bacia i piedi del Figlio di Dio. Tuttavia, il dramma più profondo si cela nei cuori delle figure circostanti: una donna che si copre il viso per soffocare il pianto, San Giovanni che cerca di sostenere la Madre addolorata, e San Pietro, toccato nell'animo dalla sua semplicità e bontà innate.
L'entusiasmo religioso di fra Girolamo si riverbera in tutta la scena, ma emerge una nota di antichità pagana nella figura di Cristo, un richiamo al Cristo giovane e bello come un Adone dell'antichità. Qui, l'arte classica sembra riappropriarsi dell'artista, lasciando intravedere un Cristo che non è ancora del tutto entrato nell'arte sacra. La voce di Savonarola non è riuscita a cancellare ogni traccia del passato pagano, e forse, qualche antico sarcofago rappresentante la morte di Adone ha influenzato la mente del pittore dalle lacrime.
La cappella di Filippo Strozzi si trova nel transetto destro della basilica di Santa Maria Novella, famosa per gli affreschi di Filippino Lippi.
Fra Filippo Lippi dipinse San Bernardo nel 1447 per il Palazzo Vecchio a Firenze. Oggi, l'opera è nella Galleria Nazionale di Londra.
L'opera è ora agli Uffizi di Firenze. Commissionata da Nofri Del Brutto Buonamici, era originariamente nella chiesa di Sant'Ambrogio.
Decapitazione come tema artistico e espressione di terrore e orrore.