Il monumento funebre di Ilaria del Carretto, opera di Jacopo della Quercia (1)si trova nella Cattedrale di San Martino a Lucca ed è dedicato alla moglie di Paolo Guinigi (2).
Il maestoso monumento funebre dedicato a Ilaria del Carretto (3), situato nell'intimità della sacrestia, rappresenta una delle pietre miliari dell'arte rinascimentale, commissionato con profonda devozione da Paolo Guinigi, il signore di Lucca dal 1400 al 1430. Quest'opera è dedicata alla memoria di sua moglie Ilaria, figlia del marchese di Zuccarello, prematuramente scomparsa a soli 26 anni durante il parto. Jacopo della Quercia, scultore senese di fama, fu scelto per questa impresa, e tra il 1406 e il 1410 creò un capolavoro di scultura funeraria che sarebbe divenuto fonte di ispirazione per secoli a venire, ammirato da poeti del calibro di D’Annunzio(4), Quasimodo (5) e Pasolini (6).
A differenza delle consuete rappresentazioni funebri, dove le effigi dei defunti trovavano posto su lastre orizzontali o all'interno di architetture complesse, Jacopo della Quercia innovò completamente il genere. Scolpì il corpo di Ilaria disteso sopra un basamento elevato, isolato e accessibile visivamente da ogni lato, in una posa che evocava le sepolture di alto rango europee, attribuendo a Ilaria un'onore regale e principesco.
Il basamento su cui riposa Ilaria è un capolavoro di dettagli:
sui lati corti campeggiano una croce arborata e uno scudo con gli stemmi combinati dei Guinigi e dei Del Carretto. Le due lastre più lunghe, decorate da putti che sostengono festoni, portano la firma dello stesso Jacopo e di un suo collaboratore. Questi elementi, sebbene ispirati ai sarcofagi romani di età adrianea, sono reinterpretati in chiave meno affollata per infondere un senso di serenità alla composizione. I putti, collocati agli angoli, sembrano quasi invitare gli osservatori a muoversi intorno al monumento per ammirarne ogni aspetto. Sulla base, il corpo di Ilaria è rappresentato con un realismo straordinario, dalle pieghe naturali delle vesti fino alla raffinata resa del suo volto, che rivela un'individualità e una sensibilità umanistica sorprendenti per l'epoca. Ilaria è vestita con una pellanda, abito tipico del tardo gotico franco-fiammingo, che scende fluido fino ai piedi, cinto sotto il seno e arricchito da un colletto alto e maniche a sbuffo che sfociano in stretti polsini. I capelli di Ilaria sono delicatamente raccolti e impreziositi da un nastro, con alcuni riccioli liberi che incorniciano il viso, mentre una fascia imbottita, decorata con motivi floreali, sottolinea l'eleganza della sua figura.
Ai piedi della nobildonna, un cagnolino in marmo, simbolo di fedeltà coniugale, è scolpito in una posa vivace e attenta, come se fosse in attesa di un comando. Questo dettaglio non solo aggiunge un tocco di vita quotidiana ma anche rafforza il messaggio di devozione e amore eterno che il monumento intende comunicare.
Dopo la caduta di Paolo Guinigi, le vicissitudini storiche hanno disperso alcune parti del monumento, che, originariamente collocato nel transetto dell'altare di S. Biagio, non ha mai contenuto i resti di Ilaria. Fu solo nel Novecento che il monumento venne ricomposto nella sua interezza, permettendo alle future generazioni di ammirare questa testimonianza immortale dell'amore, dell'arte e della sensibilità del Rinascimento italiano.
(1) Jacopo della Quercia era scultore senese del XV secolo, è uno degli artisti più importanti del primo Rinascimento italiano. La sua opera rappresenta un ponte tra il Gotico internazionale e l'Umanesimo nascente, con una particolare attenzione al realismo e alla rappresentazione umana. Il suo lavoro sul monumento funebre di Ilaria del Carretto è considerato una pietra miliare nella scultura funeraria del tempo.
(2) Paolo Guinigi era il Signore di Lucca dal 1400 al 1430, fu un importante mecenate e figura politica del suo tempo. La sua signoria è ricordata per il forte impulso dato alle arti e alla cultura, oltre che per una politica estera attenta agli equilibri tra le potenze dell'epoca. La sua caduta segnò un momento di svolta per la città di Lucca, che vide modificarsi le proprie fortune politiche.
(3) Ilaria del Carretto, seconda moglie di Paolo Guinigi e figlia del marchese di Zuccarello in Liguria, ed è nota principalmente per il suo monumento funebre, capolavoro di Jacopo della Quercia. La sua morte prematura a soli 26 anni, nel dare alla luce la figlia Ilaria, ha lasciato un'impronta significativa nella storia e nell'arte, testimoniata dal monumento funebre che le è stato dedicato.
(4) Gabriele D'Annunzio era un poeta, scrittore e personaggio politico italiano, noto per il suo stile decadente e la vita avventurosa. La sua opera spazia dalla poesia alla narrativa, al teatro, e ha esercitato una grande influenza sulla cultura italiana del XX secolo.
(5) Salvatore Quasimodo è stato un poeta e critico letterario italiano, esponente di spicco dell’ermetismo. Premio Nobel per la letteratura nel 1959, la sua poesia è caratterizzata da un intenso lirismo e una profonda riflessione sul dolore umano e sulla condizione esistenziale.
(6) Pier Paolo Pasolini era Intellettuale, poeta, regista e scrittore italiano, figura di spicco della cultura del Novecento. Conosciuto per le sue opere provocatorie, Pasolini ha esplorato temi sociali, politici e sessuali, diventando un simbolo di critica al conformismo e all'ipocrisia della società.
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