In Oltrarno, immediatamente al di là del Ponte alle Grazie, si trova, un po' nascosto, un museo che esula dagli itinerari più battuti, ma anche dai nomi più altisonanti. Eppure è un museo sorprendentemente ricco di opere al pari di quelli più conosciuti, e che ospita tutto e il contrario di tutto: dalle opere medievali, a quelle cinquecentesche, dalle armi, agli arazzi. Ma quello che qui è diverso rispetto ad altri posti è l'organizzazione, l'allestimento: siamo in realtà nello showroom di Stefano Bardini, importante antiquario che tra la fine dell'800 e gli inizi del '900, nell'epoca dei grandi antiquari agevolati da leggi ancora non nate, ideò e creò tutto questo, smontando e rimontando, accostando e decorando tutto quello che doveva piacere a un potenziale acquirente. E ad accoglierci qui non ci saranno solo Donatello, Tino di Camaino, Guercino e tanti altri: ci sarà l'intero mondo nato dalla fantasia e dalla creatività di uno dei più grandi mercanti d'arte, talmente innovativo da dare perfino il nome al blu delle pareti che ci avvolgeranno nelle sue stanze. Un mondo in cui nulla è lasciato al caso. E ci saranno anche i piccoli pezzi di quella Firenze caduta nell'800, con i lavori per la nuova capitale, tornati a far parte della città grazie al lascito di Stefano Bardini al comune. E ci sarà anche l'originale di una statua che tutti noi conosciamo bene: il Porcellino!
Il Museo Bardini fa parte del circuito di musei inclusi nella Card del Fiorentino: un occasione da non perdere!