Ufficiali della Grascia

Uffiziale della Grascia.

Ufficiali, magistrati della grascia (lat. crassia, der. di crassus «grasso», cui era affidata dagli statuti medievali la sovrintendenza sui rifornimenti, con l’incarico anche di vigilare sui mercati, sui prezzi al minuto, sui pesi e misure, ecc.

Grascia, in altre parole, tutto ciò che serve per il cibo degli esseri umani, fu anche il nome di un magistrato incaricato principalmente di controllare i giusti prezzi dei generi alimentari venduti al dettaglio. Questo organismo era composto da cinque funzionari responsabili, tra le loro molte responsabilità, di garantire l'approvvigionamento di cibo per i cittadini, stabilire i prezzi di vendita al pubblico e garantire che fossero applicati correttamente per prevenire speculazioni illecite da parte dei venditori. Inoltre, i funzionari della Grascia sorvegliavano la qualità dei prodotti, il corretto utilizzo dei pesi e delle misure, nonché i mulini e i mugnai.
Stabilivano anche i salari per il personale di servizio e facevano in modo che le comunità mantenessero strade e ponti in perfette condizioni per garantire un adeguato trasporto di generi alimentari in città.
La loro autorità si estendeva anche ai laghi, dove affittavano il diritto di pesca e obbligavano i pescatori, che erano i conduttori dell'affitto, a portare il pesce direttamente in città senza venderlo per strada. Invece, dovevano esporlo su grandi lastre inclinate in luoghi pubblici come la piazza del Pesce o il Mercato Vecchio.
Per proteggere la salute pubblica, c'era un'ordinanza che obbligava i panettieri a mettere un bastoncino o una cannuccia nelle ceste del pane in vendita. I clienti potevano così indicare il pane desiderato senza toccarlo con le mani. Questa norma igienica denotava una notevole attenzione alla salute pubblica, che era insolita per l'epoca.
Erano previste pene severe per i venditori che avessero trasgredito la legge. Gli incontri dei funzionari della Grascia si tenevano il martedì mattina e sera, il venerdì sera e i venerdì durante la Quaresima. Il simbolo di questo ufficio mostrava due delfini dorati che affrontavano un mucchio di grano dello stesso colore, da cui sporgevano cinque spighe di grano. Dai becchi dei due delfini uscivano due montoni rossi per metà.

"La istituzione degli Offiziali di Grascia è antichissima, e il loro nome designa chiaramente quale fosse la loro ingerenza.
Era così diffìcile però il poter comporre questo magistrato, che la Repubblica dovè assegnare agli officiali predetti, tre fiorini il mese di salario per ciascuno.
Il Magistrato della Grascia si componeva di cinque cittadini di popolo e guelfi, ed avevan divieto da tutti gli uffizi; si radunavano due volte la settimana in una casa accanto all’Arte degli Albergatori, nel vicolo che si chiama oggi Via Lontamorti. Quelli offiziali che non intervenivano alle adunanze, oltre alla perdita del salario, eran condannati alla pena di cinquanta lire per ogni volta!"

Tratto da Comune di Firenze. Commissione storico-archeologica comunale - Studi storici sul centro di Firenze (1889)
Magistrature ed Uffici pubblici che risiedevano nel Centro di Firenze di Giuseppe Conti

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