12 Marzo 2015 · 18333 Views

Le prime rivolte popolari

Le prime rivolte popolari
Chi scrive non vuole riparare un torto verso i Ciompi, ma dare un modesto contributo a chi non conosce l'argomento. Mi piacerebbe venisse riconosciuto che i protagonisti della storia non sono solo i potenti, i ricchi, i nobili con i loro fin troppo ben pagati artisti; vorrei che ogni tanto smettessero di urlare che il Rinascimento ha origini solo per merito loro e dei loro soldi. Voglio anche ricordare che senza quelle persone, le cosidette persone comuni di cui difficilmente conosciamo i loro nomi, il meraviglioso risveglio delle arti e delle scenze non avrebbe avuto luogo.
Adolphe Thiers in una fotografia di Nadar.
A destra Adolphe Thiers in una fotografia 
Se il mondo marcia verso la democrazia - Thiers politico e storico francese primo presidente della Terza Repubblica francese 1797 - 1897 - la testimonianza di Firenze è la più viva ed attuale perché è quella della città più democratica dei tempi antichi e moderni. In questo caso la lezione degli operai trecenteschi non andò perduta e restò operante.

 
La Rivoluzione Francese, Americana e Russa insieme a quella Turca [1], tutte queste rivoluzioni si conclusero con la vittoria di un pensiero riformista e moderno anche se, in seguito col passare del tempo, gli ideali si persero nel mare fetido della politica e nella personale ricerca del potere. Una delle tante “rivoluzioni” che la storia, o almeno chi la scrive, ha dimenticato almeno fino a pochi anni fa è quella chiamata erroneamente “Tumulto dei Ciompi” avvenuta nel 1378.
 
Essa è qualcosa di più di un semplice episodio - parole di Rodolfo Rodolico - i problemi che furono affrontati allora dagli operai nel loro interesse di classe e con la loro coscienza operaia, nel contrasto tra datori di lavoro ed operai e salariati, rivivono sia pure con altra forza ed in altre posizioni, nell'età moderna della grande industria e del proletariato operaio.  

Lo Stemma dei Ciompi
Lo stemma dei Ciompi di Spinello Aretino
La parola “tumulto” nel vocabolario ha come significato: movimento intenso e disordinato accompagnato da un gran rumore. Giusta definizione, ma nella realtà i fatti dicono completamente un’altra cosa. Non è stato un tumulto quello dei Ciompi ma il primo tentativo da parte del "popolo di Dio", di formare un' “unità sindacale” ed essere così riconosciuti come "arte", e sedere vicino alle arti maggiori, ed erano i lanaioli, ovvero i lavoratori della lana, primo e grande affare della Firenze mercantile, a gettare le fondamenta di un grande movimento "sindacale".
Molti penseranno che oltre 600 anni fa non fosse possibile attuare e tantomeno pensare ad una unione di lavoratori in un mondo dove le notizie stentavano a partire, mi dispiace deludere alcuni noiosi eruditi, ma tutto ciò è errato.
Nel XIV secolo tentativi di rivolte operaie avvengono soprattutto in nazioni dove la produzione industriale è all’inizi e di conseguenza lo sfruttamento dei lavoratori, anzi di interi nuclei famigliari compresi i bambini, provate a pensare ai rematori sulle galee: nelle Fiandre, in Belgio, nel primo trentennio del trecento ma anche oltre, in Francia nel 1315 – 1360, in Italia invece iniziarono da Bologna nel 1289, con l’abolizione della servitù della gleba e la rivolta degli stessi a Siena dal 1368 – 1371 con la Contrada del Bruco guidata da Barbicone [2]. 
l tumulto dei ciompi di Giuseppe Lorenzo Gatteri
l "Tumulto dei Ciompi"
Giuseppe Lorenzo Gatteri
(18 settembre 1829 – 1 Dicembre 1884)
I fuoriusciti di queste lotte arriveranno a Firenze e verranno accolti con favore, vista la mancanza di manodopera dovuta alla peste. In mezzo a tanti esiliati c’erano operai fiamminghi, i quali avevano già vissuto l’esperienza di essere scacciati dal proprio paese per ribellione. Guardando con attenzione le date riportate sotto si può intuire facilmente che qualcosa di importante stava accadendo; possibile che sommosse operaie, avvenute all’incirca nello stesso periodo, potessero essere scollegate fra loro? 
Molti storici oramai pensano che potrebbero esserci stati dei contatti fra gli operai dei vari paesi in rivolta, purtroppo questo collegamento si ruppe definitivamente con i tumulti avvenuti in Inghilterra nel 1381. A Firenze altri tentativi ci furono fino al 1383, ma vennero soffocati cosi violentemente che nessun’altro tentò di ribellarsi per molto tempo ancora.
Fontana del Barbicone a Siena nella Contrada del Bruco
Il monumento a Barbicone all'interno della fontanina del Bruco
[2] Francesco di Angelo (o di Agnolo) detto Barbicone (Siena, ... – ...) fu un lanaiolo senese vissuto del XIV secolo, che capeggiò una rivolta di popolo nel 1371 e rovesciò il governo della Repubblica di Siena.
 
La sede della Società della Nobile Contrada del Bruco è denominata "Barbicone" e, nel museo della Società stessa, è ancora presente il teschio del capopopolo. Inoltre l'antica fonte di San Francesco, posta nel vicolo degli Orbachi e fontana battesimale della Contrada del Bruco, è costituita in parte da una statua che ritrae Barbicone stesso.
Proviamo a riassumere le date ed i luoghi, probabilmente non completi, dove cominciarono le rivolte degli operai:
1289: tumulto dei Follatori a Bologna;
1296/1306: tensioni nelle Fiandre di Douai;
1311/ 1313: ondata di scioperi in vari centri inglesi;
1320: protesta dei Pastorelli francesi;
1323/ 1328: sommosse contadine e urbane ancora in Fiandra;
1337: ostinate astensioni dal lavoro a Gand (Belgio);
1340: disordini dei contadini in Danimarca;
1344: torbidi dei tessitori nella polacca Poznan;
1345: scontri a Firenze, per l’arresto di Ciuto Brandini, ideatore di una fratellanza tra cardatori e operai non aderenti alle Arti;
1345: ulteriori insurrezioni a Gand;
1346/1354: ribellioni antisemite accese dal contagio di peste in vaste aree fraco/tedesche;
1358: esplosione della Jacquerie nelle campagne francesi e sollevazione di Étienne Marcel a Parigi;
1363/ 1384: fermenti dei tuchins in Linguadoca e Piemonte;
1368/ 1371: fermenti dei cardatori a Siena
1471: Fermenti popolari a Perugia
1375/ 1395: proteste in Polonia contro il divieto di associazionismo dei lavoratori salariati;
1377: agitazioni in Boemia.
1378: moti a Puy e a Nimes;
1378: manifestazione dei Ciompi a Firenze;
1379/ 1381: incidenti a Gand,a Bruges e a Lubecca;
1381: marcia dei contadini su Londra ed assassinio del Primate di Canterbury.
Francesco Guicciardini Storie Fiorentine dal 1378 al 1509
Per approfondire PDF free
Francesco Guicciardini
"
Storie Fiorentine dal 1378 al 1509 "

Franco Franceschi

"Ciompi a Firenze, Siena e Perugia"
Download free
[1] Rivoluzione Turca guidata dal maresciallo Mustafa Kemal Atatürk e culminata nel 1923 con la fondazione della moderna repubblica di Turchia, cambiarono la visuale di un mondo fermo ad assurdi tradizionalismi ed incompatibili con l’avanzamento del progresso meccanico e la sempre maggiore richiesta di emancipazione delle grandi masse di lavoratori.
#FPC.

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