Il Semellaio si trovava per le strade di Firenze, soprattutto vicino ai mercati e alle scuole, col suo cestino colmo di questi panini, chiamato alla fiorentina Semelle o "Passerina" [1], col taglio nel centro e tutti lo sentivano arrivare perchè gridava a pieni polmoni: "semelli caldi e morbidi", facendo accorrere le massaie che con una monetina di rame da 5 o 10 centesimi potevano avere pane fresco per i più svariati usi.
Questo panino era molto leggero e cosi soffice che i bambini lo usavano per colazione inzuppandolo in belle tazze di caffèlatte.
Il Semelle o "Passerina"
[1] Il “semmel” venne diffuso in Toscana dai Lorena.Parola tedesca in uso soprattutto in Baviera e in Austria, che a sua volta deriva dal greco “semidalis” (termine di origine non indoeuropea, forse egizio, da cui anche “semola”) che designava un pane di lusso non lievitato lodato da Aristofane per la sua bianchezza.
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