"Chiesa di remota costruzione, era centro d’un vasto piviere che si estendeva sulle due sponde dell’Arno. Costruita a tre navate, di notevole ampiezza, essa ha subito tali trasformazioni che dell’originaria struttura non conserva alcuna traccia. Nel coro dietro l’altar maggiore, è una tavola col Crocifìsso fra la Vergine e S. Giovanni Battista, opera della maniera di Ridolfo del Ghirlandaio e sul secondo altare a destra entrando è un’altra tavola del xvi secolo colla Madonna in trono, il bambino e due angioli. In epoca non molto antica fu deturpata con l’aggiunta delle due figure meno che mediocri di S. Domenico e S. Caterina. È degno di ricordo anche un ciborio di pietra di scuola settignanese.
A Remole fanno capo diverse strade che conducono a numerosi villaggi, a ville e a vecchi castelli."
Interno
Bibliografia:
Guido Carocci, I dintorni di Firenze, Firenze, Galletti e Cocci, 1906
È ricordata in un documento datato 12 aprile 970, facente parte dell'Archivio Arcivescovile di Pisa e probabilmente anche in un altro documento risalente al...