Il Comune scomparso di "Pellegrino"
Il Comune di "Pellegrino" si contraddistingueva per l'assenza di un vero capoluogo ed attingeva il suo nome dall'illustre Ospedale del Pellegrino di Porta San Gallo, situato nelle vicinanze. L'ufficio comunale trovava la sua sede lungo la via Bolognese, nell'attuale zona del Ponte Rosso. (Oggi, via del Pellegrino si trova tra via Faentina e via Bolognese a Firenze, a testimonianza della presenza del vecchio comune). Quest'area si estendeva per circa 21,5 km², abbracciando una porzione di terra che si estendeva dal fiume Arno fino alla valle del Terzolle, comprendendo il celebre Parco delle Cascine e le località di Careggi, Montughi, Novoli, Il Pino, Polverosa, Rifredi, Serpiolle e Trespiano.
All'epoca della sua soppressione, il comune contava poco meno di 10.000 abitanti e il suo stemma, chiaramente ispirato al suo nome, raffigurava un pellegrino con un bastone. I suoi confini erano adiacenti ai comuni di Firenze, Brozzi, Sesto Fiorentino e Fiesole.
La Porta alla Giustizia si apriva all'inizio di Via dei Malcontenti, vi passavano anche i condannati a morte.
Firenze era piena di forestieri che andaron matti alla corsa dei cocchi fatta con le bighe alla romana in piazza di Santa Maria Novella.
Le coppie innamorate ciarlano, ridono, saltano, si fuggono, si ritrovano e spariscono nel folto dei boschetti.
Nel 1530, Michelangelo si nascose nelle Cappelle Medicee. Nel 1975, una botola segreta rivelò i suoi tesori artistici nascosti da secoli.