I Sei Suonatori

I Sei Musici,
Museo del Bargello.

Benedetto da Maiano (1442-1497), nativo di Firenze, fu sia architetto che scultore, contribuendo al rinnovamento del linguaggio artistico fiorentino (1). La sua ampiezza di riferimenti e l'uso variegato delle tecniche caratterizzarono la sperimentazione di forme plastiche più elaborate e dinamiche rispetto ai suoi predecessori.
Realizzate circa nel 1495, le figure dei Sei musici, in marmo di Carrara (2) e altezza media di circa 145 cm, furono destinate a ornare un arco di trionfo della Porta Reale di Napoli, commissionato da re Alfonso II d'Aragona (3) nel periodo 1494-1495, subito dopo la sua incoronazione. L'ambizioso progetto, concepito per comprendere circa ottanta figure, non fu mai completato a causa della rapida caduta del regno di Alfonso II.

Le figure dei musici sono organizzate in due gruppi di tre e presentano accorgimenti prospettici pensati per essere osservati dal basso verso l'alto. Le proporzioni alterate e le apparenti distorsioni devono essere interpretate in questo contesto. Le figure si muovono parallelamente in modo unidirezionale, con gli strumenti musicali chiaramente evidenziati per facilitare la comprensione dell'immagine. Gli abiti, replicati serialmente senza dettagli aggiuntivi, rinforzano l'effetto della visione d'insieme, contribuendo all'omogeneità stilistica del complesso.
 

La mancata finitura dei volti è attribuita alla prassi di bottega (4), con gli allievi responsabili della fase iniziale e l'intervento finale del maestro. Nella figura centrale del gruppo dei suonatori di tromba, si possono distinguere diversi stadi di lavorazione, mentre il giovane trombettiere isolato appare completo in ogni dettaglio.





Nel 1970, quattro sculture entrarono a far parte del Museo del Bargello (5), acquistate a Londra presso la Galleria Heim (6). Riconosciute come parte del gruppo di sculture realizzate da Benedetto da Maiano per la "Porta reale" a Napoli (7), menzionata da Vasari, furono inizialmente destinate a rappresentare l'incoronazione di Ferdinando d'Aragona nel 1459. Questo ciclo scultoreo, tuttavia, non fu mai completato a causa della morte del sovrano e dell'invasione di Carlo VIII (8). Le sculture rimasero nella bottega di Benedetto da Maiano, identificate nell'inventario redatto alla sua morte nel 1497.
Per disposizione testamentaria alla morte dell'ultimo discendente maschio di Benedetto nel 1555, le sculture passarono in eredità alla Misericordia (9) e al Bigallo (10). Parti del monumento, compresi forse i Musici, furono collocate nell'Orto di Santa Caterina (11) di proprietà della Compagnia del Bigallo. Dopo essere andati dispersi in epoca imprecisata, furono recuperati tra il 1969 e il 1970. Gli studiosi attribuiscono le sculture a Benedetto da Maiano, datandole tra il 1490 e il 1494.
 

I Sei Musici di Benedetto da Maiano

(1) Linguaggio artistico fiorentino si riferisce allo stile artistico sviluppato a Firenze durante il Rinascimento, caratterizzato da un approccio tecnico-pratico e una sistemazione più intellettualistica delle conquiste.
(2) Marmo di Carrara è un tipo di marmo estratto dalle Alpi Apuane, in Toscana. È riconosciuto come uno dei marmi più pregiati al mondo.
(3) Alfonso II d’Aragona fu re di Napoli dal 1494 al 1495.
(4) Prassi di bottega si riferisce alla pratica comune nelle botteghe artistiche del Rinascimento, in cui gli allievi erano responsabili delle fasi iniziali di un’opera, mentre il maestro interveniva per i dettagli finali.
(5) Museo del Bargello è un museo d’arte a Firenze che ospita una vasta collezione di sculture, tra cui quattro delle figure dei Sei Musici di Benedetto da Maiano.
(6) Galleria Heim è una galleria d’arte situata a Londra. 
(7) Porta Reale di Napoli ènche conosciuta come Porta dello Spirito Santo, era un’antica porta della città di Napoli. Fu costruita nel XIII secolo con il nome di Porta Cumana, poi ribattezzata Porta Reale nel 1536.
(8) Carlo VIII di Valois, detto l’Affabile, è stato re di Francia dal 1483 al 1498 e brevemente re di Napoli, come Carlo IV, nel 14957. La sua fallimentare discesa in Italia nel 1494 inaugurò le cosiddette guerre d’Italia.
(9) La Misericordia è un’arciconfraternita che si occupa di assistenza con autoambulanze e della gestione di cimiteri. 
(10) Il Bigallo è un’opera pia che si occupava di alloggi per donne anziane autosufficienti. .
(11) L’Orto di Santa Caterina è un giardino botanico adiacente all’Eremo di Santa Caterina, che fu creato nel XVI secolo per coltivare piante medicinali. Oggi è sede dell’Orto dei Semplici e di un campo catalogo, strutture nate per promuovere ricerche e iniziative sulla flora naturale e coltivata dell’Elba e dell’Arcipelago Toscano.

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